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Attualità | 18 giugno 2024, 15:06

Si celebra oggi la Giornata Internazionale contro i discorsi d’odio

In risposta alle allarmanti tendenze di crescita della xenofobia, dell’antisemitismo, razzismo, intolleranza, misoginia,… nonché della proliferazione d’odio online, a partire dal 2022 le Nazioni Unite hanno deciso di istituire il 18 giugno come giornata di sensibilizzazione

Si celebra oggi la Giornata Internazionale contro i discorsi d’odio

All’inizio della nostra relazione dicevo a mio marito ebreo di essere esagerato, che era finito da un pezzo il periodo del nazismo. Mi accorsi poi di quanto avesse ragione, di quanto odio ci sia ancora oggi.

Per essere accettato nel gruppetto dei bulletti, ricordo che dovevo uscire per strada e sputare in faccia alla prima persona che incontravo. Lo feci, sentendomi grande, potente, e nello stesso tempo un vigliacco.

Vieni con me che ti faccio cambiare idea è la frase più gettonata degli uomini quando dico che sono lesbica, a cui seguono sempre sorrisi, battute e considerazioni il più delle volte di pessimo gusto.

Ci nascondiamo dietro un profilo social per dire delle cose orribili a persone che nemmeno conosciamo e quando usciamo in mezzo alle persone non sappiamo nemmeno più chi siamo.

In risposta alle allarmanti tendenze di crescita della xenofobia, dell’antisemitismo, razzismo, intolleranza, misoginia,… nonché della proliferazione d’odio online, a partire dal 2022 le Nazioni Unite hanno deciso di istituire il 18 giugno come Giornata Internazionale contro i discorsi d’odio.

Nel 2019 dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres propose una prima iniziativa a livello di sistema delle Nazioni Unite, volta a contrastare i discorsi d’odio e fornendo un quadro essenziale all’Organizzazione per sostenere e integrare gli sforzi degli Stati. La strategia sottolineava la necessità di contrastare l’odio in modo olistico e nel pieno rispetto della libertà di opinione e di espressione, lavorando in collaborazione con le parti interessate, comprese le organizzazioni della società civile, i media, le aziende tecnologiche e le piattaforme di social media.

Nel luglio 2021, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha poi evidenziato le preoccupazioni globali per “la diffusione esponenziale e la proliferazione dei discorsi d’odio” in tutto il mondo e ha adottato una risoluzione sulla “promozione del dialogo interreligioso e interculturale e della tolleranza nel contrastare i discorsi d’odio”.

Tale risoluzione invitava tutti gli attori interessati, compresi gli Stati, ad aumentare gli sforzi per affrontare questo fenomeno, in linea con il diritto internazionale dei diritti umani. La risoluzione proclamava il 18 giugno la Giornata internazionale contro i discorsi d’odio, a partire dal 2022.

Negli ultimi anni si è registrato un forte aumento dei discorsi d’odio in tutto il mondo, soprattutto negli spazi online, ulteriormente aggravatosi durante la pandemia COVID-19. In molti Paesi, la situazione è peggiorata di recente, con l’uso dei social media per mobilitare l’odio da parte di gruppi potenti, ben finanziati e coordinati.

Al momento non esiste ancora una definizione di “discorso d’odio” accettata a livello globale, le Nazioni Unite però lo descrivono come “Qualsiasi tipo di comunicazione orale, scritta o comportamentale, che attacca o utilizza un linguaggio peggiorativo o discriminatorio in riferimento a una persona o a un gruppo sulla base della loro identità, in altre parole, per la loro religione, etnia, nazionalità, razza, colore, discendenza, sesso o altro fattore di identità”.

Beatrice Condorelli

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