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Attualità | 17 giugno 2024, 07:11

Cuneo, venerdì “I cedri rimangono”: in piazza (Europa) ambientalisti e residenti contro l’abbattimento delle piante monumentali

Il fronte del “no” alla riqualificazione finché il progetto comprende la rimozione dei cedri dell’Atlante presenti si prepara a scendere in campo. Alle 19 il grande incatenamento

Cuneo, venerdì “I cedri rimangono”: in piazza (Europa) ambientalisti e residenti contro l’abbattimento delle piante monumentali

Mancano ormai quattro giorni alla grande mobilitazione che avrà luogo venerdì 21 giugno in piazza Europa a Cuneo. Organizzata dai gruppi consigliari di minoranza della città capoluogo, sarà – come gli stessi hanno preannunciato nel corso di un meeting, proprio in piazza, a fine maggio – una giornata di musica, balli e impegno sociale e ambientale, con spazio per interventi tecnici relativi allo stato di salute delle piante più discusse della città e a un grande incatenamento alle stesse.

Il fronte del “no” alla riqualificazione di piazza Europa a Cuneo finché il progetto comprende la rimozione dei dieci cedri dell’Atlante attualmente presenti si prepara quindi a scendere nuovamente in campo, e in forze.

Questo il programma della giornata “I cedri rimangono!”:
Ore 16 – musica, teatro, balli
Ore 18.30 – interventi dei gruppi consiliari e delle associazioni
Ore 19 – incatenamento ai cedri

Pellegrino: “Se i cedri rimangono, niente riqualificazione”

Lo scorso 27 maggio, nell’ultimo Consiglio comunale, si è parlato proprio del progetto a pochi giorni di distanza dalla presentazione ufficiale occorsa in una discussa commissione consiliare.

Nel corso dell’assise cittadina l’assessore Luca Pellegrino ha risposto alle istanze dei consiglieri in merito al progetto sottolineando come non sia mai stato detto in commissione che i cedri siano pericolosi, ma “non possiamo considerare la durata in sicurezza di un albero in un bosco uguale a quella di uno che vegeta in un contesto urbano come quello di piazza Europa”: “I cedri, per come sono posizionati, potrebbero essere elemento di pericolo in un periodo e non dureranno probabilmente più di dieci o quindici anni: conservandoli ci troveremo in una situazione che renderebbe impossibile la riqualificazione strutturale della piazza e necessarie prove di carico annuali che rischierebbero di svuotare la piazza in maniera definitiva”.

Simone Giraudi

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