Attualità - 17 giugno 2024, 20:07

Al Caffè Sociale di Mondovì folta partecipazione per la proiezione del film "Erasmus in Gaza"

Prodotto da Chiara Avesani e Matteo Delbo è stato introdotto da un collegamento online con Luisa Morgantini

Venerdì 14 giugno al Caffè sociale molte persone sono arrivate per la proiezione del film di Chiara Avesani e Matteo Delbo “Erasmus in Gaza”, introdotta da un collegamento online con Luisa Morgantini.

Le Donne in cammino per la pace continuano anche così la loro azione di approfondimento su una delle aree del pianeta più controverse e difficili da vivere.

Ascoltare Luisa Morgantini è stato commovente: un incontro prezioso per la grande umanità e determinazione nel non smettere di far luce sul massacro in corso a Gaza. Luisa Morgantini è tra le fondatrici delle Donne in Nero italiane, dell’Associazione per la pace e della rete internazionale di Donne contro la guerra; è stata Vicepresidente del Parlamento Europeo con l’incarico delle politiche per l’Africa e per i diritti umani. Ha fondato l'associazione AssoPacePalestina e ha ricevuto molti riconoscimenti per la sua attività a difesa dei diritti umani: è tra le 1000 donne nel mondo che sono state candidate al Premio Nobel per la pace.

Se volete conoscerla meglio, qui potete trovare un’intervista a Luisa: https://www.youtube.com/watch?v=bAmAEOTvqsU&t=139s

Il film “Erasmus in Gaza” racconta l’esperienza di Riccardo Corradini, il primo studente occidentale che -nel 2019- va a Gaza per imparare il suo futuro lavoro di chirurgo. Il film è un racconto di formazione: attraverso gli occhi del protagonista ci appare una realtà molto difficile, vissuta, però, dai gazawi con quella che i registi definiscono “resilienza”: sarà proprio grazie ai legami di amicizia che Riccardo troverà la forza di restare nonostante i bombardamenti. Ora è medico e lo si può trovare a Kabul con Emergency.

Al termine del film è stato proiettato un appello di una delle ragazze incontrate da Riccardo: sono passati 4 anni da allora e Jumana ha il volto segnato dalla disperazione, un volto sciupato, che ha trasmesso il senso di impotenza, di smarrimento e di incomprensione per ciò che si sta consumando a Gaza. Sotto gli occhi del mondo.

Le donne in cammino per la pace di Mondovì continuano la loro presenza in strada per chiedere un immediato CESSATE IL FUOCO. A Gaza e ovunque parlino le armi.

Per riuscire in questo obiettivo è necessario

– condannare chi in Italia fornisce le armi ai paesi belligeranti;

– dimostrare che chi produce e vende armi toglie risorse destinate ai cittadini e mette in pericolo la loro incolumità;

– sollecitare autorità italiane, europee ed internazionali per fermare i bombardamenti e l’invasione israeliana

– attivarsi per permettere il passaggio di aiuti alla popolazione palestinese sotto assedio;

– denunciare la manipolazione delle informazioni che giustifica la rappresaglia di Israele contro l’intera popolazione di Gaza;

– sollecitare la diplomazia per mettere fine a oltre settant’anni di colonizzazione israeliana, di occupazione militare e di regime di apartheid nei confronti della popolazione palestinese.

Ogni sabato dalle 11:00 alle 12:00 le Donne in cammino per la pace saranno in strada e chiedono alle persone di pace di imitarle. Le potete trovare su facebook, su Instagram e ogni mercoledì alle ore 18:00 al Caffé sociale. Sono momenti in cui è possibile attivare nuove iniziative per rendere operativa la nostra richiesta di pace.

cs