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Politica | 14 giugno 2024, 07:14

Assessorato bis alla sanità per Icardi? "No, dieci anni così ti portano alla tomba. In quel ruolo serve un politico, Marrone ha i numeri"

Le oltre 3mila preferenze ottenute gli garantiscono un posto in Consiglio regionale. "Mi hanno votato al di là del partito. In questa provincia abbiamo subìto la lista Cirio in modo devastante"

Assessorato bis alla sanità per Icardi? "No, dieci anni così ti portano alla tomba. In quel ruolo serve un politico, Marrone ha i numeri"

Luigi Genesio Icardi, a tre giorni dal voto, si gode le sue 3.272 preferenze, distante dai risultati di cinque anni fa (furono 4.596) che lo portarono dritto dritto al ruolo più importante della Giunta regionale, quello dell'assessore alla Sanità.

Considerando il risultato ottenuto dalla Lega, sottolinea come il suo sia stato un risultato importante. "I miei sono quasi tutti voti personali. Mi hanno votato al di là del partito. In provincia abbiamo subìto la lista Cirio in modo devastante. La pressione sui sindaci da parte dei due presidenti (Cirio e Robaldo, ndr) è stata fortissima, determinando un'anomalia rispetto al resto del Piemonte", commenta. 

Quale il suo futuro in Regione, dove entra come consigliere regionale? Non prende nemmeno lontanamente in considerazione l'ipotesi di un assessorato alla Sanità bis: "Dieci anni in questo ruolo ti portano alla tomba", scherza. Ma nemmeno troppo. "Non lo ha mai fatto nessuno, non si può reggere. Sono stati anni difficilissimi. Al di là del Covid, penso alle durissime trattative sindacali, alla mancanza di personale e di soldi, alle liste d'attesa...".

Augura buon lavoro a chi verrà dopo di lui. "Chi vedo? Un povero disgraziato, che probabilmente non ha idea di cosa significhi...". Poi, fuori dalle battute e dalla comprensibile rilassatezza del post elezioni, fa apertamente il nome di Maurizio Marrone.

"Non credo che alla sanità debba andare un tecnico. Ci sono già i direttori. Serve un politico, perché sono le scelte politiche che contano. Il partito di maggioranza relativa deve rivendicarlo, perché è l'assessorato più importante. Cinque anni fa è toccato alla Lega, ora tocca a Fratelli d'Italia. Marrone mi piace, è preparato e lo stimo. Credo abbia i numeri e le capacità per questo ruolo".

Icardi guarda ai suoi cinque anni passati. E' stato l'unico assessore alla Sanità, tra le regioni più grandi, a non essere saltato. "Ci hanno provato a farmi fuori, sia da destra che da sinistra, ma non ci sono riusciti". 

Il perché a lui è chiaro. "Ho sempre fatto le cose correttamente. Penso alla gestione Covid, alla campagna vaccinale. In provincia di Cuneo, per restare sul locale, ho fatto arrivare un miliardo di euro. Nessuno ci era mai riuscito. In questi cinque anni abbiamo aperto l'ospedale di Verduno, in estate partiranno i cantieri ad Alba e Bra, abbiamo avviato le pratiche per la costruzione di quelli di Cuneo e Savigliano, dato cento milioni in più all'Asl Cn1 e 60 alla Cn2. Questi sono risultati e fatti!".

Sarà il futuro assessore regionale all'Agricoltura? "Ora è il momento delle trattative. Nel frattempo continuerò a gestire la Sanità fino alla nomina del mio successore - conclude Icardi. In questo ambito, comunque, continuerò a dare il mio contributo: sono da poco stato rinominato membro del consiglio di amministrazione dell'Istituto Superiore di Sanità". 

Barbara Simonelli

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