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Attualità | 14 giugno 2024, 10:20

Cascina Vecchia di Cuneo, a giorni la consegna dei locali ai gestori: apertura al pubblico nel gennaio 2025 [FOTO]

Realizzato un parcheggio nell'area dietro l'edificio. Firmato nei giorni scorsi il nuovo contratto dalla durata ventennale. Costo finale dell'opera oltre 2 milioni e mezzo di euro. Progettista e direttore dei lavori è l'architetto Silvia Oberto

Il cortile interno di Cascina Vecchia come appare dopo la ristrutturazione

Il cortile interno di Cascina Vecchia come appare dopo la ristrutturazione

Dal 16 maggio 2023 a gennaio 2025. Sono questi gli ultimi dati aggiornati in merito all’apertura del nuovo complesso commercial-culturale che sorgerà all’interno della ristrutturata Cascina Vecchia di San Rocco Castagnaretta, a Cuneo.

A comunicarlo è Elio Parola, socio di Open Baladin che con altri imprenditori si occuperà della gestione della struttura: “Abbiamo nuovamente firmato il contratto un paio di settimane fa – dice – Per i primi tre anni si poteva beneficiare di alcuni sgravi sull’affitto e siccome siamo in ritardo di oltre due sulla gestione abbiamo fatto presente al Comune che intendevamo recuperarli. Si è così firmato un nuovo contratto, alle stesse condizioni del precedente”. L'affidamento della concessione è determinato in 848.400 euro, una cifra quantificata sulla base del canone offerto in sede di gara di 42.420 euro, ridotto per i primi tre anni della concessione del 30%.

La concessione avvenne alla fine del 2021 con la firma ufficiale martedì 20 settembre 2022 in Municipio.

Esteriormente, oggi Cascina Vecchia dopo la conclusione dei lavori realizzati grazie ai contributi finanziati tramite il piano “Periferie al centro”, appare un gioiello: completamente rifatto il tetto di entrambi gli edifici, sistemato il cortile interno e realizzate le opere accessorie esterne. Progettista e direttore dei lavori è l'architetto Silvia Oberto.

Da un lato la scala che porta al piano interrato della cascina, sulla sponda che costeggia l’edificio verso via Gimmi Currero.

Dall’altro, un ampio parcheggio riservato a visitatori e clienti sul parco dietro la cascina, adiacente la caserma Ignazio Vian. Spazio decisamente curato, con tanto di stalli delimitati da pali in legno interrati e asfalto in superficie con staccionate completamente in legno.

“Dal Comune si sono detti disponibili a darci subito le chiavi – aggiunge Parola -, ma poi è venuto fuori che la Sovrintendenza gli ha assegnato nuovi lavori, di piccola entità, come la messa in sicurezza del cancello in ferro che si trova sulla parte posteriore della cascina. Onestamente, a questo punto per noi un mese in più non cambiava le cose: credo che ad inizio luglio potremo finalmente entrare in possesso della struttura”.

 

A disposizione di clienti e visitatori del complesso che, ricordiamo, oltre alla parte commerciale godrà di uno spazio culturale con la realizzazione del Museo della Segale nell’edificio più piccolo, anche il parcheggio da poco asfaltato di fronte al civico 111 di corso Francia.

Internamente, Cascina Vecchia è pronta ad accogliere i nuovi gestori, il pool di realtà territoriali cuneesi composto da Open Baladin Cuneo s.r.l., MEG Mercato Enogastronomico s.r.l. e Sant’Onorato Società Cooperativa. Nei prossimi mesi i gestori attrezzeranno i locali per il punto ristoro.

Il piano terrà ospiterà un ristorante con ampio giardino-dehor, che all’occasione potrà essere sfruttato anche per eventi didattici con le scuole della città, mentre l’ampia sala di quello superiore sarà dedicata a conferenze e convegni con un’accoglienza in grado di ospitare fino a 60 persone.

L’intervento sull’edificio è stato importante e, soprattutto, conservativo: le lose in buono stato sono state riutilizzate e integrate con nuove. Come richiesto dalla Soprintendenza sono state conservate tutte le capriate esistenti ed il portico a vista, mentre le travi sono rimaste quelle originarie. Si è poi realizzata una struttura portante al di sopra di queste travature, che hanno solo più funzione estetica. Presente anche un pozzo per l'estrazione dell'acqua, perfettamente conservato.

L’opera, iniziata nel 2020 e prevista in un primo tempo in 455 giorni (prima consegna a fine 2021),  complici gli stop causati dalla pandemia ed un adeguamento di interventi inattesi è durata alla fine quasi 4 anni.

Il costo previsto iniziale era di 2.225.000 euro, ai quali se ne sono dovuti aggiungere 300.000 circa per interventi suppletivi: l’opera terminata dovrebbe superare di poco i 2 milioni e mezzo di euro.

Cesare Mandrile

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