Cronaca - 14 giugno 2024, 17:27

Domiciliari in Germania per l’uomo alla guida dell’auto in cui morirono la moglie e un’amica

Lo schianto in curva ai 160 km/h lungo la Sp 287 a Vezza d’Alba. L’uomo era risultato positivo all’alcol test e arrestato su ordine della Procura di Asti

Lo scorso 17 aprile l'incidente che costò la vita alle due donne

A poco meno di due mesi dall’incidente che lo scorso 17 aprile costò la vita alla moglie, con la quale stava festeggiando le nozze, e a un’amica della donna, in viaggio con loro insieme al compagno, ha ottenuto gli arresti domiciliari presso la sua residenza in Germania il cittadino tedesco che in quel mercoledì pomeriggio era alla guida dell’automobile finita fuori strada e quindi letteralmente volata nel cortile di un'abitazione lungo la Strada Provinciale 287 a Vezza d’Alba, nelle campagne al confine con Canale (leggi qui). 

I quattro stavano trascorrendo alcuni giorni di vacanza in un bed and breakfast di Vezza d’Alba. Da lì erano da poco partiti a bordo di una berlina Audi A5 quando sono incorsi nell’incidente costato la vita alle due donne, entrambe di origine iraniana: Sanaz Khaliliparapari, nata Teheran il 30 ottobre 1989, e Sahar Abbasi, nata anche lei nella capitale dell’Iran ma tre anni dopo, il 30 luglio 1992. 

Classe 1988 era invece il compagno dell’amica, che era stato elitrasportato al "Santa Croce" di Cuneo e lì ricoverato in prognosi riservata, mentre il 36enne alla guida dell’auto venne condotto a Verduno e da lì dimesso il giorno dopo il sinistro, il 18 aprile, quando fu arrestato su disposizione della Procura della Repubblica di Asti e associato al carcere di Asti, indagato per i reati di guida in stato di ebbrezza, per aver provocato un incidente stradale in stato di ebbrezza e per omicidio stradale anche in ragione dell’alta velocità alla quale avrebbe viaggiato il veicolo da lui condotto al momento dell’incidente, 160 km orari, e della sua positività all’alcol test. 

Secondo i test effettuati dai sanitari l’uomo si sarebbe messo al volante con un tasso alcolemico nel sangue di 1,7 grammi per litro, ben superiore agli 0,5 del massimo consentito dalla legge. 

Ora, secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, la decisione arriva dal Tribunale del Riesame di Torino, secondo il quale la misura cautelare può essere eseguita nel Paese dell'Unione Europea dove l'indagato ha la propria residenza. 

Nell’ordinanza – rileva l’agenzia segnalando come la stessa abbia assunto un rilievo giurisprudenziale – viene fatto notare che "il tribunale ha valutato il fatto come 'gravissimo' ma, nel frattempo, ha anche sottolineato che il cittadino tedesco sta già subendo una 'pena naturale' per via della sofferenza causatagli dalla sua stessa condotta illecita".