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Politica | 13 giugno 2024, 07:18

Provincia, tentazione terzopolista in salsa cuneese per il rinnovo del Consiglio in calendario a settembre

Trattandosi di un’elezione di secondo grado serpeggia il sogno di riproporre un modello Lista Cirio declinato in chiave locale: Azione in posizione di traino con dentro Forza Italia lasciando fuori Pd e Fratelli d’Italia. La regìa affidata ancora una volta a Luca Robaldo la cui presidenza non è oggetto di rinnovo

Provincia, tentazione terzopolista in salsa cuneese per il rinnovo del Consiglio in calendario a settembre

C’è turbolenza nel mai decollato Terzo Polo.

Non tanto in riferimento ai pessimi rapporti tra Calenda e Renzi – non sarebbe questa la novità –, che si sono incarogniti ulteriormente dopo il mancato raggiungimento del quorum alle europee, quanto piuttosto nei rispettivi partiti all’indomani del voto.  

Calenda, preso atto del fallimento, vorrebbe riaprire un dialogo col Pd, ma non tutti sono di questo avviso, a partire dal vicesegretario nazionale e commissario piemontese Enrico Costa che la pensa diversamente.

A maggior ragione dopo essersi schierato a fianco di Cirio nella recente tornata elettorale regionale.

Costa e i suoi uomini – in particolare in provincia di Cuneo – possono vantare di aver conseguito un ottimo risultato con la Lista Cirio con l’elezione a consigliere regionale di Marco Gallo, “mister preferenza”. 

Riferisce l’agenzia Ansa: “Enrico Costa, che è un ex Forza Italia, durante la riunione con Calenda si è scontrato con lui proprio su questo. E anche Mara Carfagna ha chiesto spiegazione al proprio capo. Insomma, scegliendo questa strada Calenda potrebbe anche riattivare il sistema dei 'cambi di casacca' che ha caratterizzato fin da sempre i centristi, si commenta in ambienti centristi”.

Luigi Marattin, esponente di punta di Italia Viva ma critico nei confronti di Renzi  gli ricorda gli errori del passato. "Abbiamo bisogno di ricostruire una prospettiva politica stabile che non può che riprendere da dove, con un errore tra i più gravi della storia della politica italiana, è stata interrotta nell'aprile 2023 con la sciagurata fine del Terzo polo".

Sia Costa che Marattin sembrano non rassegnarsi all’ineluttabile e vorrebbero provare a rilanciare in attesa dei congressi dei rispettivi partiti che dovrebbero svolgersi in autunno.

Nel Cuneese – dove Azione pesa molto più di Italia Viva – la questione non è irrilevante, vista la significativa presenza nell’Amministrazione provinciale e nel Comune di Cuneo.

In Provincia, sotto la regìa di Luca Robaldo, uomo vicino tanto a Cirio che a Costa, la scelta di stare col centrodestra si è plasticamente manifestata sia per quanto concerne la Fondazione CrCuneo che nell’alleanza col centrodestra alle regionali.

Sarà interessante vedere che succederà a settembre quando si tratterà di eleggere il nuovo Consiglio provinciale.

Reggerà la grosse koalition che oggi vede dentro tutti, salvo Fratelli d’Italia?

Si sussurra che una tentazione terzopolista in salsa cuneese – a traino Azione con dentro Forza Italia ma senza Pd e Fratelli d’Italia - cominci a serpeggiare e ad essere oggetto di valutazione.

La regìa, ancora una volta, sarà affidata a Robaldo, la cui presidenza non è oggetto di rinnovo.

 

Giampaolo Testa

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