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Economia | 13 giugno 2024, 07:00

Ricorso Carta Docente: anche i precari possono usufruire del Bonus

Tantissimi i docenti che hanno già avviato la causa contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito per il riconoscimento dei 500€

Ricorso Carta Docente: anche i precari possono usufruire del Bonus

Aumentano sempre di più le richieste per il riconoscimento della Carta docente tramite ricorso. Negli ultimi mesi, infatti, grazie ad un’ulteriore decisione favorevole del 24 marzo 2024 da parte della Corte di Cassazione, si è ribadito il fatto che gli insegnanti precari possano fare richiesta per usufruire del beneficio economico.

Nell’ottobre scorso la Corte Suprema di Cassazione emettendo una Sentenza storica – la n. 29961 del 27.10.2023 - dava definitivamente il via libera al ricorso per la carta docente, affermando che la stessa spettasse anche ai titolari di un contratto fino al 30 Giugno.

Ricordiamo, per l’appunto, che il vantaggio economico di 500 euro emesso tramite carta elettronica è stato introdotto con la Legge 107 del 2015 - la cosiddetta “Buona Scuola” del Governo Renzi - dall’allora MIUR, per l’anno scolastico 2015/16.  Come si legge fin da subito dagli articoli della legge, la Carta del Docente permette “di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali”.

Attraverso le somme riconosciute è possibile difatti acquistare tutta una serie di strumenti, iscrizione a corsi e biglietti per musei ed eventi culturali; volti alla crescita professionale dei docenti in servizio.

Oltre al vincolo di spesa, altro particolare di non poco conto è che tale Bonus fosse stato previsto solo per gli insegnanti con contratti a tempo indeterminato. Ciò ha escluso di fatto dal novero dei beneficiari una larghissima fetta di maestre e maestri, professoresse e professori, in forza alla scuola pubblica italiana in virtù di contratti a tempo determinato, ma che di fatto svolgono un servizio quasi identico a quello dei colleghi di ruolo.

A rimuovere un primo ostacolo ci ha pensato la Corte di Giustizia Europea con un’ordinanza emanata il 18 maggio del 2022, la quale ha stabilito che la norma che impedisce ai docenti precari di usufruire dei 500 euro della carta per l'aggiornamento e la formazione del docente è incompatibile con il diritto dell'Unione Europea.

Nella decisione si evince, in sintesi, che Ministero dell’Istruzione e del Merito, piuttosto che mettere dei vincoli alla volontà di perfezionarsi dei propri dipendenti, dovrebbe concedere a tutti la possibilità di partecipare ad attività di formazione e aggiornamento, indipendentemente dal fatto che siano assunti a tempo indeterminato o determinato.

Sulla scorta di tale deliberazione lo Studio Legale di Giustizia Scuola, da anni impegnati nella difesa dei diritti del personale scolastico, docente e ATA, ha avviato il Ricorso Carta Docente volto al recupero della carta elettronica per l’aggiornamento professionale degli insegnanti. Coloro che sono interessati potranno contattare gli avvocati di Giustizia Scuola e ricevere tutte le informazioni per avviare il ricorso presso il Giudice del Lavoro, che permetterà loro di poter usufruire del bonus di 500€.

Potranno avviare la vertenza nei confronti del MIM tutti quegli insegnanti, precari e di ruolo, che negli ultimi cinque anni, a partire dall’ anno scolastico 2019/2020, abbiano svolto supplenze al 30 giugno o al 31 agosto. Il fine ultimo del ricorso carta docente è quello di garantire a tutti i docenti pari trattamento e dignità attraverso il riconoscimento degli strumenti per sostenere l’aggiornamento professionale in servizio.

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