/ Attualità

Attualità | 13 giugno 2024, 21:06

Cuneo, tettoia Vinaj: di Milano il nuovo studio di avvocati a sostegno del Comune

Nel Consiglio speciale di questa sera (13 giugno) la sindaca Manassero ha identificato la scelta nello studio Osborne Clarke. Intanto piovono critiche dalle minoranze sull’atteggiamento della città nell’annosa questione

La tettoia Vinaj di Cuneo

La tettoia Vinaj di Cuneo

C’è una parola per definire questa vicenda che procede ormai da undici anni, ed è malgoverno. E i membri della maggioranza, consigliere per consigliere, hanno responsabilità precise di cui dovranno rispondere”.

Impietoso il giudizio delle forze di minoranza del Consiglio comunale di Cuneo – nello specifico, queste parole sono del consigliere Giancarlo Boselli (Indipendenti) - , nei confronti dell’amministrazione cittadina, e rispetto all’annosa questione che vede coinvolto l’ente con la Tettoia Vinaj srl (fino a pochi mesi fa gestrice dell’omonimo immobile di piazza Foro Boario).

Questa sera (giovedì 13 giugno) si è tenuto il Consiglio comunale speciale – richiesto dalle forze di minoranza in blocco – sull’argomento. Dove si è fatto il punto non solo sul passato travagliato ma anche sugli ultimi aggiornamenti che hanno seguito la promulgazione della sentenza da parte del Tribunale di Cuneo (che ha riconosciuto il debito di quasi un milione di euro della società nei confronti del Comune, ma stabilita unicamente la rescissione del contratto di gestione e non il suo pagamento): gli ultimi, in ordine di tempo, la restituzione ufficiale della tettoia alle disponibilità del Comune, la sollevazione dell’incarico allo studio dell’avvocato Vittorio Barosio e la pubblicazione di una procedura di gestione “ad interim” per quattro mesi in favore dell’Open Baladin, che porterà alla realizzazione di un nuovo bando di gestione.

Boselli: "Noi più detective che consiglieri"

A illustrare l’unico ordine del giorno previsto alla discussione – e a criticare la mancanza, in presenza, della sindaca Patrizia Manassero – è stato proprio Boselli, che ha ricordato come “con un’operazione bella e importante l’amministrazione ha rigenerato l’area che un tempo ospitava il mercato del bestiame. Ma, con il tempo, e già nel passato mandato amministrativo, sono venuti fuori diversi problemi”.

Abbiamo scoperto che nessuno pagava quanto dovuto, che il Comune non ha voluto realizzare un’azione legale se non in ritardo, che non è mai esista alcuna fidejussione, che uno dei soci della srl era la tesoriera dell’Iluminata, che l’amministrazione sembra volersi appellare contro la decisione del tribunale, che la sindaca ha revocato l’incarico al dottor Barosio senza informare nemmeno i consiglieri di maggioranza e che forse non è più così convinta sull’appello, che è stata ipotizzata una trattativa per una transazione da 400.000 euro ma senza realizzarne una traccia scritta, che i locali sono stati restituiti in modi che fanno sorridere, che è stata realizzata una delibera di giunta tardiva per salvare l’Open Baladin – ha continuato Boselli - . Tutte cose che vi abbiamo tirato fuori boccone per boccone in un’attività che in questi anni ha avuto più a che fare con quella del detective che dei consiglieri”.

Fuoco di fila dalle minoranze: "Amministrazione penosa"

Tanti gli interventi dei membri della minoranza – e c’era ovviamente da aspettarselo - , tutti particolarmente duri e critici. L’attività dell’amministrazione cittadina nella questione è stata definita come “vergognosa”, “troppo bonaria”, “dilettantistica”, “confusa”, “bugiarda”, “penosa”, “silente e omertosa” da Ugo Sturlese e Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni), Massimo Garnero (FdI), Franco Civallero (FI), Paolo Armellini (Indipendenti), Mavy Civallero (SiAmo Cuneo), Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) e Beppe Lauria.

Gli interventi hanno toccato anche la questione degli esposti alla Corte dei Conti – che Sturlese ha confermato di voler presentare nel ruolo di consigliere e del quale Lauria ha chiesto lumi al presidente del Consiglio Marco Vernetti - , dell’ipotesi di trattativa citata dall’avvocato della Tettoia Vinaj srl Fabrizio Revelli e della revoca dell’incarico come avvocato del Comune di Cuneo al dottor Vittorio Barosio. Oltre, ovviamente, alle tensioni interne alla maggioranza esplicitate nel corso delle ultime settimane in particolare tra i gruppi di Centro per Cuneo e Partito Democratico.

Il consigliere Civallero ha citato direttamente l’ex sindaco Federico Borgna - “Avrei voluto vederlo qui stasera in sala; se c’è chi poteva dare risposte concrete su tutta la questione era certamente lui” - , la figlia Mavy ha anche seminato il germe del dubbio rispetto alle reali intenzioni del Comune nel recuperare il denaro mancante - “Credo non li voglia, quei soldi, perché sa che non gli spettano per accordi precedenti” -  e Bongiovanni ha sostenuto con forza la necessità della fondazione di una commissione d’inchiesta sull’argomento: “Fino a quando dovremmo subire le decisioni di un gruppo consigliare che, in realtà, è un insieme di interessi che non guarda per nulla al bene della città? Fino a quando dovremmo assistere a ricatti e pressioni che ci paralizzano? Tutto questo prodigarsi della sindaca nel giustificare questo andazzo che bene porta? Come si può governare una città sulla base di un programma che sa di ‘matrimonio combinato’?

Centro e PD: "Comune sempre corretto"

Proprio le due forze di maggioranza più citate nell’incontro – e più discusse nel corso delle ultime settimane – hanno fatto quadrato in difesa del Comune, rigettando in toto le accuse di immobilismo e incapacità e la richiesta di convocazione della commissione d’inchiesta.

La situazione, ad oggi, non è più quella di tre anni fa e questo è innegabile, così com’è innegabile l’inadempienza della società e la capacità dell’amministrazione di comunicare sempre ogni passaggio – ha commentato Claudia Carli (PD) - . Nella sentenza viene riconosciuta chiaramente l’esattezza dell’agire da parte del Comune sia prima sia durante il contenzioso legale: la sentenza sgombera il campo da ogni sospetto sull’operato del Comune e ci permette di iniziare un nuovo percorso con la restituzione dell’immobile e la delibera di gestione ‘ad interim’ a favore di Open Baladin”.

Non vero che la sindaca abbia mancato di informare il Consiglio sulla scelta di sollevare Barosio dall’incarico, perché è stata formalizzata il giorno successivo dell’ultimo Consiglio comunale. Strano, poi, che le minoranze che ne aveva aspramente criticato l’operato, ora, lo difendano – ha aggiunto Vincenzo Pellegrino (Centro per Cuneo) - . Tutto quel che riguarda la strategia professionale tra ente e avvocatura non può essere oggetto di un Consiglio comunale ma abbiamo comunque accettato la richiesta delle minoranze nell’ottica, come sempre, della massima apertura”.

A unire, ancora, i due capigruppo delle maggiori anime della maggioranza il focus sull’elemento di riqualificazione di piazza Foro Boario, passata dall’essere “un non luogo” a un’area viva e frequentata in ogni ora del giorno e della notte.

Copiosa l’attività strumentale sull’argomento messa in campo dalle minoranze, che toglie spazio alle altre discussioni sui problemi della città – ha aggiunto Pellegrino, che ha definito l’ordine del giorno errato e pieno di richieste irrituali - . Sulla tettoia non ci sono nuove notizie da dare ma i fatti parlano chiaro: il Comune è rientrato in possesso dell’immobile e prevede di identificare una nuova gestione più pulita. Invece di criticare l’assessore Fantino dovremmo, tutti, ringraziarlo”.

Manassero: "Restituzione passo fondamentale"

In effetti, però, qualche nuova notizia nel corso della serata è stata data. Una fra tutte – nel collegamento da remoto operato dalla sindaca Manassero – il nome del nuovo avvocato dell’ente, che porterà avanti la questione dopo Barosio: l’avvocato Giorgio Lezzi, dello studio milanese Osborne Clarke.

Penso che, sul tema, le competenze e le attenzioni del Consiglio nel tempo abbiano sempre dato chiaro indirizzo politico nel voler evitare che quella piazza torni a essere un ‘non luogo’ - ha detto Manassero - . A fronte della presa d’atto dell’aver incontrato un operatore che non si è comportato come avrebbe dovuto, e questo è stato chiarito dalla sentenza, ci siamo presi come obiettivo quello di non rimanere immobili, mai, e di guardare principalmente alla restituzione dell’immobile e la salvaguardia della vivibilità della piazza. La restituzione non va ridicolizzata: ci permette, oggi, di subentrare nel rapporto e ricevere subito il pagamento del canone”.

Manassero ha poi confermato le parole di Pellegrino rispetto la spiegazione del perché nell’ultimo Consiglio non sia stata fatto cenno al cambio di avvocatura. E ha spiegato come non ci sia traccia vera di un’interlocuzione in merito alla proposta di trattativa operata dal legale della srl: “Non è mai partita formalmente perché coinvolgeva Open Baladin, in tutto il contenzioso soggetto esterno”. La sindaca ha poi concluso confermando l’intenzione di aggiornare appena possibile i capigruppo, e convocare una nuova commissione sul tema.

Simone Giraudi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium