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Politica | 12 giugno 2024, 12:07

“Caso Sanfront”: 622 schede nulle, 128 bianche, arriva il commissario prefettizio

Il destino dell’Unione montana del Monviso, presieduta dal sindaco uscente Emidio Meirone, resta ancora più incerto di quanto già non fosse prima di una vicenda che rappresenta un unicum nel contesto provinciale di questa tornata elettorale amministrativa

“Caso Sanfront”: 622 schede nulle, 128 bianche, arriva il commissario prefettizio

“In base ai dati pervenuti, elezione nulla per mancanza del quorum dei voti validi”.

Così sul sito del Viminale alla voce “Elezioni comunali Sanfront”.

Gli elettori aventi diritto erano 1878, i votanti sono stati 1318 (70,18%), le schede nulle 622, le bianche 128.

Il candidato sindaco dell’unica lista in corsa, Emidio Meirone, ha ottenuto 568 voti, non sufficienti a legittimarne l’elezione essendo state ben 750 le schede non valide.

Col senno di poi appare quasi una beffa la denominazione della lista “Un futuro per Sanfront”.

Il paese della media valle Po dovrà infatti affidare il proprio futuro amministrativo ad un commissario prefettizio.

Si è dunque puntualmente verificato ciò che aveva preconizzato l’ex sindaco del paese e ora presidente della fondazione della casa di riposo “Ospedale di Carità”, Silvio Ferrato, il quale aveva auspicato il commissariamento come unica soluzione perseguibile.

Già mesi or sono si era capito che la matassa si stava ingarbugliando.

Dopo la fuga in avanti – poi repentinamente rientrata – del vicesindaco Francesco Lombardo e vari tentativi di dar vita ad una lista che ricomprendesse anche la minoranza di Alessio Brondino, Meirone aveva comunque rabberciato una sua lista in extremis.

L’elevato numero di schede nulle sta a significare una chiara volontà dei cittadini elettori di chiudere con una stagione politico-amministrativa arrivata al capolinea.

Il prefetto ha già nominato la viceprefetto Marinella Rancurello commissario ad acta per l’ordinaria amministrazione.

Resta ora da capire quali saranno le conseguenze nell’ambito della già traballante Unione del Monviso.

La tornata elettorale che in valle Po ha interessato una decina di paesi, compresi Revello e Paesana, determinerà un cambio di atteggiamento verso l’organismo sovracomunale?

È un interrogativo che non troverà risposte nell’immediato salvo che il riconfermato sindaco di Paesana Emanuele Vaudano e il nuovo sindaco di Revello Paolo Motta decidano di afferrare il toro per le corna riunendo i loro colleghi attorno ad un tavolo per valutare il da farsi.

Quel che appare certo, alla luce di ciò che è successo lunedì a Sanfront dopo lo scrutinio, è che Emidio Meirone esce di scena.

Il “caso Sanfront” con le sue oltre 600 schede nulle rappresenta un unicum che non ha probabilmente precedenti nel contesto provinciale.

Giampaolo Testa

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