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Attualità | 06 giugno 2024, 14:05

Cuneo, Tettoia Vinaj torna al Comune: salvo (per ora) l'Open Baladin

Stamattina (6 giugno) l'incontro tra il settore Patrimonio e la srl omonima della struttura di piazza Boves. Rimangono i dubbi sul "buco" di denaro pubblico da quasi un milione di euro: giovedì prossimo in Consiglio si parlerà anche di questo

Cuneo, Tettoia Vinaj torna al Comune: salvo (per ora) l'Open Baladin

Ora è ufficiale: la tettoia Vinaj di piazza Foro Boario a Cuneo è di proprietà del Comune. Nella tarda mattinata di oggi (giovedì 6 giugno) Dario Dalmasso – amministratore della srl omonima, sino a due mesi fa in un contenzioso civile con l’ente incentrato sul mancato pagamento di oltre 930mila euro in canoni di gestione e monetizzazione dei parcheggi – e il suo legale Fabrizio Revelli si sono incontrati con l’avvocatura del Comune e i dirigenti dell’Ufficio Patrimonio proprio nella struttura dove ha sede l’Open Baladin, per perfezionare il passaggio.

Passaggio che era già stato annunciato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale della città capoluogo. Seduti a un tavolo, i tecnici comunali hanno firmato i documenti di rito e formalizzato la restituzione delle chiavi dei locali, quindi hanno effettuato un rapido sopralluogo per verificarne lo stato.

Revelli: “Sentenza impugnabile, non dobbiamo un euro”

A latere dell’incontro l’avvocato Revelli ha commentato il passaggio definendolo “una semplice restituzione, un’iniziativa spontanea fatta nell'interesse della comunità”.

Noi ora usciamo di scena – ha aggiunto - . Tettoia Vinay srl non deve al Comune nemmeno un euro da sentenza, perché suscettibile d’impugnazione. Dei 900mila, 450mila corrispondono alla monetizzazione dei parcheggi e non sono dovuti, come come i canoni: dal nostro punto di vista non si sono rispettate le condizioni di equilibrio economico-finanziario perché in ballo ci sono gli oltre 600mila euro investiti dalla società, che si configurano coma perdita. Un investimento non recuperato, un’operazione davvero non felice”.

L’avvocato ha altresì confermato alcune delle informazioni rilasciate in merito alla vicenda negli scorsi giorni dal quotidiano La Stampa, sottolineando come l’avvocato del Comune Vittorio Barosio – o sarebbe meglio chiamarlo ‘ex’, stando a quanto riportato sempre da Stampa – avesse ipotizzato di far pagare alla srl 100mila euro come iniezione di capitale e 300 mila dal Baladin: “Pur con tutte le difficoltà del caso, saremmo stati d’accordo – ha concluso Revelli - . Ma il Comune ha deciso di agire in altra maniera”.

Concessione “ad interim” per Baladin, poi nuovo bando

Ovvero, di operare con il ricorso alla sentenza comminata dal Tribunale di Cuneo. E, contestualmente – come detto - di sollevare Barosio dall’incarico: in merito, però, si attende ancora una presa di posizione ufficiale da parte del Comune.

Cos’è invece arrivata a poca distanza dalla conclusione dell’incontro di stamattina è una comunicazione ufficiale dell’ente in merito al futuro dell’Open di piazza Foro Boario: “La giunta ha approvato in mattinata una delibera che avvia la procedura per l’affidamento in concessione amministrativa della tettoia e che riconosce l’opportunità di disporre di un affidamento diretto 'ad interim' alla società Open Baladin Cuneo srl per il tempo necessario alla conclusione di una successiva gara pubblica – si legge nel testo - . Si garantisce così la custodia dell’immobile e la continuità delle attività commerciali di somministrazione, e si tutelano i lavoratori oggi alle dipendenze dell’Open Baladin. Quanto accaduto stamattina pone un punto fermo nella vicenda perché dà la possibilità di mettere ordine per il futuro della gestione della struttura, aprendo un nuovo capitolo”.

Nonostante l’indubbio passo avanti in una vicenda ormai pluriennale, qualche domanda e dubbio permane, specialmente relativi al recupero del “buco” di denaro pubblico da quasi un milione di euro. Che il Consiglio comunale speciale convocato dal presidente Marco Vernetti per il prossimo giovedì 13 giugno – in risposta a una richiesta firmata dall’intero blocco delle minoranze – possa aiutare a scioglierne qualcuno?

redazione

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