/ Attualità

Attualità | 04 giugno 2024, 17:51

A Cuneo un incontro sulla persecuzione di Sinti e Rom con la scrittrice Chiara Nencini

Venerdì 7 giugno alle 18, nella Sala del CDT di Largo Barale 1 l'autrice di "A forza di essere vento" dialogherà con il direttore dell’Istituto storico della Resistenza Gigi Garelli

L'incontro si svolgerà presso l'Istituto storico della Resistenza di Cuneo

L'incontro si svolgerà presso l'Istituto storico della Resistenza di Cuneo

Venerdì 7 giugno alle 18, nella Sala del CDT di Largo Barale 1, su iniziativa dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo si svolgerà un incontro sulla persecuzione di Sinti e Rom nell’Italia fascista. Protagonista dell’iniziativa sarà Chiara Nencioni, dottoranda in Storia presso l’Università di Pisa, che di recente ha dedicato all’argomento il libro A forza di essere vento. Dialogherà con lei il Direttore dell’Istituto storico della Resistenza, Gigi Garelli.

Sono stati invitati a partecipare all’incontro anche alcuni rappresentanti del villaggio sinto di Cerialdo, di cui ha fatto parte per anni Amilcare Debar, detto Taro, impegnato durante la Resistenza nel battaglione "Dante di Nanni” della 48ma Brigata Garibaldi al comando di Pompeo Colajanni, e rappresentante del suo popolo alle Nazioni Unite dopo la Seconda Guerra mondiale.

Ingresso libero, fino a esaurimento posti. Info: 349.1934153

Chiara Nencioni, già dottore di ricerca in filologia classica, è attualmente dottoranda in Storia, indirizzo contemporaneo, presso l’Università di Pisa. Svolge attività di ricerca ed è giornalista iscritta all’albo nazionale dei pubblicisti. Membro del direttivo dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e di quello dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Lucca, fa parte del Comitato scientifico del corso di perfezionamento in Didattica della Shoah presso l’Università di Firenze, della redazione della rivista on line dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri dedicata alla didattica della storia novecento.org e della redazione della rivista scientifica Documenti e Studi. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi, in Italia e all’estero, sulla Shoah, sul Porrajmos, sul genocidio di Srebrenica e sulla complessa vicenda del confine orientale. È appena uscito il suo libro A forza di essere vento dedicato alla persecuzione di Rom e Sinti nell’Italia fascista.

Della persecuzione di Sinti e Rom perpetrata da nazismo e fascismo in Europa e nel nostro Paese si sa ancora poco, troppo poco.

Per anni la sorte degli “zingari” è stata ignorata: mandati a morire nei lager del Terzo Reich dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, uccisi in Croazia dai collaborazionisti Ustaša o espulsi dal confine orientale in Italia e rinchiusi in campi di concentramento lungo tutta la penisola.

Il libro di Chiara Nencioni, A forza di essere vento, ha il merito di aver trasposto in stampa le parole che testimoni diretti della persecuzione fascista, Sinti e Rom, avevano affidato a interviste e ad un’oralità che rischiava d’andar perduta. Ne scaturisce una voce di comunità, come di frequente succede quando si tratta di queste popolazioni, che chiede essenzialmente di essere ascoltata.

«Ci mandavano a morire, ci mettevano su questi vagoni senza mangiare, senza bere, e questi Rom andavano allegri: chi prendeva la fisarmonica, chi il violino, chi la chitarra e cantavano, pensando che li mandassero a lavorare. Invece dove li mandavano? Ad Auschwitz!». Si tratta di una storia “dal basso” che ripercorre i tanti rivoli di una vicenda negletta, la cui ricostruzione non è soltanto un indispensabile esercizio di memoria, ma serve a riflettere sul presente di un popolo ancora oggi guardato con sospetto e pregiudizi.

cs

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium