/ Cronaca

Cronaca | 03 giugno 2024, 12:35

Cuneo, il disagio in piazza Boves ne svaluta gli immobili? Bertola: “Sì, ma è presto per quantificare la contrazione”

La vicepresidente Fimaa-Confcommercio Cuneo spiega come i disordini stiano incidendo sul mercato. Una situazione già vissuta in corso Giolitti, con un grado di gravità ormai più alto: “Lì si fatica proprio a vendere. In piazza Boves è, per ora, ancora un sentiment”

Il sagrato di piazza Boves a Cuneo

Il sagrato di piazza Boves a Cuneo

Forse, per ora, la situazione non è così grave come in corso Giolitti. Ma chi approccia un immobile in piazza Boves, comunque, comincia già a farsi due domande in più”.

È del tutto realista Paola Bertola, vicepresidente Fimaa-Confcommercio Cuneo e gestrice di un’agenzia immobiliare del capoluogo, nel commentare la realtà quotidiana di piazza Boves a Cuneo che nell’ultimo mese è tornata a essere al centro del dibattito pubblico per una serie di eventualità di cronaca come danneggiamenti di vetrine, risse, spaccio, urla e schiamazzi. Che incidono, inevitabilmente, sull'appetibilità commerciale degli immobili presenti.

Bertola: "Impossibile quantificare la contrazione"

Abbiamo contattato Bertola dando seguito alla segnalazione di un nostro lettore, che riferendosi appunto ai disordini incentrati sulla piazza – e sul suo, tanto discusso, parcheggio sotterraneo – sottolineava come stessero già sfiduciando eventuali compratori, agendo anche sulle prospettive di vendite degli immobili locali.

"In parte, è un fenomeno di cui abbiamo contezza – racconta Bertola - . La situazione attuale, che i giornali come il vostro riportano ormai settimanalmente e che si trascina da mesi se non anni, è inevitabile vada a svalorizzare gli immobili della zona. Già è successo in corso Giolitti, dove si fa letteralmente fatica a vendere gli immobili: seppur le situaioni siano differenti e presentino una differente gravità, il risultato è simile se non identico".

"Attenzione però, si tratta di un sentiment – ha concluso Bertola - . Piazza Boves è ben frequentata di giorno ma cambia volto dopo le 20 ed è risaputo che frequentare il parcheggio sotterraneo non faccia piacere a nessuno ma quantificare la contrazione, ad oggi, è impossibile perché ci mancano dati e parametri".

L’impotenza dei residenti e le rassicurazioni del Comune

Il cortocircuito – qui come in tante altre zone di tante altre città medio-grandi – vede da una parte la necessità, per un ambiente urbano, di conservare esercizi commerciali di vario tipo e, dall’altra, il diritto alla quiete dei cuneesi residenti. Che, ormai, sembrerebbero aver abbandonato la fase della rabbia e raggiunto quella dell’accettazione impotente: “Non sappiamo cosa aspettarci con l'arrivo dell'estate – hanno detto recentemente - . Questi soggetti non hanno paura di niente, se ne fregano anche delle telecamere e ti ridono in faccia se provi a dire qualcosa: e allora stai zitto e subisi, perché almeno eviti che facciano altri danni".

Sempre in maggio, a seguito di una delle riunioni del comitato di ordine e sicurezza, la sindaca Patrizia Manassero aveva cercato di rassicurare la popolazione: “L’attenzione resta costante, l’impegno non si ferma, il dialogo con Prefettura e Forze dell’Ordine è continuo e di questo voglio ringraziare".

"Nei giorni scorsi, ancora prima degli ultimi atti vandalici, abbiamo chiesto si costituisca anche uno spazio di confronto insieme ai servizi sanitari e sociali, in cui affrontare i casi e le vicende di persone che vivono situazioni complesse e di marginalità, e che sono spesso la causa dei reati o degli atti segnalati – aveva proseguito - . Ci sono vicende, come quelle registrate in Piazza Boves, in cui, per quanto paradossale possa suonare, le normative vigenti in ambito di ordine, sicurezza, commercio, pongono limiti all’azione delle autorità di pubblica sicurezza e della Sindaca. Sono ben conscia di quanto disagio portino nel territorio questi fatti. Ed è per questo che percorriamo tutte le strade possibili, consapevoli della complessità delle situazioni, non risolvibili con una risposta univoca”.

Come ha rilevato il Questore Carmine Grassi in una lunga intervista rilasciata di recente, i dati non indicano un allarme sicurezza a Cuneo. Ciò nondimeno si lavora per garantire il più possibile serenità ai cittadini. In quest’ottica, ringrazio i giornalisti per gli sforzi di responsabilità e correttezza che compiono nel diffondere le informazioni che tanta parte hanno nel complesso sistema della sicurezza e nella percezione” ha concluso la sindaca.

Simone Giraudi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium