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Politica | 02 giugno 2024, 07:54

Elezioni regionali, i tre “derby” di coalizione che infiammano il centrodestra

La Lega farà di tutto per contenere l’offensiva di Fratelli d’Italia. Forza Italia sogna il sorpasso sulla Lega o almeno un pareggio. Lista Cirio e Forza Italia si contendono i seggi su un comune terreno di gioco. Una situazione di alta competitività che non spiace a Cirio, nella doppia veste di mister e capitano della squadra

Elezioni regionali, i tre “derby” di coalizione che infiammano il centrodestra

Lo abbiamo scritto già in ripetute occasioni che il quadro politico odierno è ben diverso da quello che caratterizzò la competizione elettorale regionale del 26 maggio 2019.

Allora una Lega tracimante l’aveva fatta da padrona in tutto il Piemonte e in modo particolare nel Cuneese ottenendo una percentuale di consensi del 41,30%.

Oggi i rapporti di forza nel centrodestra, dopo le elezioni politiche nazionali del 25 settembre 2022, sono cambiati a netto vantaggio di Fratelli d’Italia, partito che appare intenzionato a consolidare il proprio potere a Roma, a Torino e nella Granda.

Ci riuscirà?

Quando manca una settimana al voto, è l’interrogativo dominante, ma insieme a questo ci sono almeno altre tre incognite che riguardano la coalizione di centrodestra.

Si tratta di partite importanti, destinate a rimodulare gli assetti di potere che hanno segnato il primo mandato di Alberto Cirio in Regione e gli equilibri politici ai vari livelli.

Volendo usare una metafora calcistica – considerato che si svolgono nell’ambito della medesima coalizione – potremmo definirli “derby”.

Il primo riguarda il duello tra Fratelli d’Italia e Lega.
In Piemonte (ma anche nella circoscrizione elettorale della provincia di Cuneo) sarà interessante vedere qual è il radicamento della Lega sul territorio e, al contempo, capire fin dove – questa volta senza il traino diretto di Giorgia Meloni – FdI riuscirà ad arrivare.

L’altra sfida si gioca verosimilmente per il secondo posto con protagonisti Forza Italia e Lega. Il partito che ieri era di Silvio Berlusconi e che oggi è nelle mani di Antonio Tajani, tallona di stretta misura nei sondaggi quello di Matteo Salvini. I forzisti sognano il sorpasso, ma si accontenterebbero di un pareggio. Vedremo.

Il terzo “derby”, quello che gli esperti considerano il più avvincente, riguarda Forza Italia e Lista Cirio. Una partita che potrebbe apparire “fraterna”, perché entrambe le liste pescano in un elettorato che costituisce la “gamba moderata” del centrodestra ma che invece, proprio per questo, si prospetta all’ultimo voto e senza esclusione di colpi.
 
Del resto è chiaro a tutti che più la componente moderata uscirà forte dalle urne meno Cirio sarà condizionato nel varare la prossima giunta.

Il candidato presidente, abile a destreggiarsi nelle dinamiche di coalizione, è presente negli spogliatoi, ma resta in panchina quando il match si fa più duro.

Il generale in capo è lui e se i suoi uomini si contendono l’un l’altro il terreno palmo a palmo ben venga: l’importante è che gli consegnino la miglior vittoria possibile.

Per galvanizzarli, ha promesso a tutti onore, gloria e … poltrone.

Giampaolo Testa

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