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Attualità | 02 giugno 2024, 18:23

"A tutti dobbiamo un sorriso e attenzione piena": il saluto di Massimo Veglio, per sei anni alla guida dell'ASL CN2

Il suo incarico è terminato lo scorso 31 maggio, dopo due mandati, durante i quali ha gestito l'apertura del nosocomio di Verduno, in piena emergenza pandemia. L'azienda: "Ha lasciato un'impronta indelebile"

"A tutti dobbiamo un sorriso e attenzione piena": il saluto di Massimo Veglio, per sei anni alla guida dell'ASL CN2

Da ieri 1° giugno Massimo Veglio non è più il Direttore generale dell'Asl Cn2, incarico che ha ricoperto per sei anni, periodo che corrisponde a due mandati. Un caloroso saluto e un infinito ringraziamento al dottor Massimo Veglio, che oggi conclude il suo secondo mandato e lascia la Direzione Generale dell'ASL CN2.

Sul sito dell'Azienda Sanitaria locale CN2, che gestisce i servizi sanitari nei 75 comuni del comprensorio di Alba e Bra, servendo una popolazione di oltre 170 mila residenti su un territorio che supera i 1.100 chilometri quadrati, il grazie per aver lasciato "la sua impronta indelebile". 

Veglio è anche stato protagonista dell'apertura dell'ospedale Michele e Pietro Ferreo di Verduno, in piena emergenza pandemia.

"Lo ringraziamo per la professionalità con cui ha saputo condurre le oltre 2.000 persone e le complesse attività dell'Azienda Sanitaria, sempre con una prioritaria attenzione al rispetto e alla valorizzazione del rapporto umano, così verso i dipendenti come verso l'utenza. Grazie per l’instancabile determinazione e lo straordinario impegno che hanno portato all'apertura e al potenziamento dell'Ospedale "Michele e Pietro Ferrero" di Verduno, una realtà che, se oggi è luogo di cura di così riconosciuta qualità, lo deve anche e soprattutto al suo Direttore Generale", scrivono. 

Altrettanto sentito il discorso con cui Veglio ha chiuso la sua esperienza. Lo riportiamo

 

"Sei anni fa iniziavo il primo incarico come Direttore Generale della ASL CN2, confesso, non sapevo neppure dove fosse #Verduno. Oggi termina il mio secondo incarico e so perfettamente dove siano Verduno, Alba, Bra, Cortemilia, Santo Stefano, Canale, ecc. Ma, soprattutto, conosco la qualità dei cittadini di Langhe e Roero, so di avere 700 collaboratori in più di quando sono arrivato, molti giovani, tanti professionisti entusiasti e capaci.

Insieme abbiamo superato la pandemia, abbiamo dato una svolta al sistema azienda aprendo un presidio ospedaliero unico che è in grado di assicurare quasi tutti i servizi ospedalieri (senza diventare un Hub) e quindi di essere più sicuro per pazienti e operatori. Non solo: abbiamo progettato le future CaseDellaComunità ed iniziato ad incrementare e migliorare i servizi territoriali, abbiamo dato maggiore forza alla prevenzione. Tutto da completare, tutto da migliorare, ma credo che sia veramente cambiato qualcosa.

Io mi sono appassionato e dedicato, ma devo ringraziare ognuna delle persone con cui ho lavorato, perché cambiare non è mai facile, e spingere sull’acceleratore richiede fatica. Devo ringraziare anche i sindaci, con gli enti locali, e la Fondazione Ospedale Alba Bra che ci sono sempre stati vicini.

In questi giorni ho ricevuto diversi e profondi attestati di stima: come ho avuto occasione di dire a quanti sono riuscito a salutare personalmente, chiedo ai colleghi e collaboratori tre regali grandi, per poter pensare di aver veramente lasciato un segno (oltre ai numeri aumentati):

• Siate tolleranti e sfruttate le differenze tra di voi. Nella differenza, soprattutto se vivace, sappiate trovare un’opportunità di crescita e completamento invece di allontanarvi. Non è solo questione di “fare squadra” nel senso di non agire da soli, ma proprio di accogliervi ed arricchirvi a vicenda.

• Siate tenaci. Raramente i percorsi sono semplici, e talora le difficoltà sulla strada rallentano o fermano. Usate la “rabbia” per trovare soluzioni, non per distruggere ed abbandonare. Può darsi che il risultato sia spostato oltre il vostro tempo, ma il vostro agire sarà stato comunque determinante.

• Siate disponibili per i giovani. Insegnate, tramandate, contaminatevi e contaminate. Il vostro obiettivo è lasciare qualcuno meglio di voi perché i vostri progetti abbiano continuità. In testa a tutto rimane quello che vi ho sempre richiesto: potremmo anche non riuscire a risolvere ogni problema di salute di chi si rivolge a noi, ma a tutti dobbiamo, sempre, un sorriso e attenzione piena.

E’ stata un’esperienza importante, che ricordo passo a passo con emozione che riesco a malapena a celare, anche perché ho trovato molti collaboratori e molti amici preziosi che spero di continuare a frequentare. Io dovrò cercare un nuovo equilibrio rispetto al vuoto che mi si creerà, voi tenete duro e portate avanti ciò che abbiamo iniziato, possibilmente osando ancora di più.

Seguono le lacrime, inevitabili e sincere.

redazione

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