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| 31 maggio 2024, 07:14

Processo Feudo: i pranzi al tartufo e le spese per il centro sportivo nei racconti dei testimoni delle difese

Le presunte malversazioni dell’ex sindaco di Santo Stefano Roero e il ruolo del segretario comunale al centro del procedimento in corso in tribunale ad Asti

Il palazzo di giustizia di Asti

Il palazzo di giustizia di Asti

Prosegue in Tribunale ad Asti il processo nato dall’operazione "Feudo", indagine con la quale il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Cuneo aveva rilevato una serie di presunte malversazioni nella gestione del Comune di Santo Stefano Roero nei quindici anni in cui, dal 2004 al 2019, primo cittadino di quel piccolo centro era stato Renato Maiolo

Oggi 75enne, agricoltore in pensione, in ragione di quell’indagine Maiolo era stato rinviato a giudizio insieme alla segretaria comunale Anna Di Napoli, alla funzionaria responsabile del servizio finanziario del Comune Federica Borello e a tre consulenti: il geometra albese Giovanni Careglio e gli architetti Cinzia Gotta e Marco Musso.  

L’ultima udienza del procedimento in corso ormai da alcuni mesi di fronte al collegio presieduto dal dottor Alberto Giannone e composto anche dai giudici Victoria Dunn e Francesca Rosso è quella che si è tenuta lo scorso lunedì 27 maggio, quando nel palazzo di giustizia di Asti si è tenuta l’audizione dei testi indicati dalle difese dell’ex segretaria comunale Di Napoli e dello stesso Maiolo. 

Tra questi ultimi, chiamati a testimoniare dall’avvocato albese Roberto Ponzio e dal collega astigiano Pierpaolo Berardi, difensori di Maiolo (la dottoressa Di Napoli è invece difesa dall’avvocato Serse Federico Zunino), sono comparsi in particolare Bruno Cauda, presidente del consiglio di amministrazione della società Cauda Strade, che ha riferito ai giudici in merito allo svolgimento dell’asta pubblica propedeutica alla realizzazione dell’impianto sportivo polifunzionale di Santo Stefano Roero, tra le opere al centro delle contestazioni dell’accusa rappresentata dal pubblico ministero Davide Lucignani.  

Al centro delle deposizioni riportate in aula anche la serie di pranzi a base di tartufo che, sempre secondo l’accusa, Maiolo avrebbe organizzato addebitando all’Amministrazione che guidava spese di dubbia opportunità, anche alla luce della situazione di dissesto nella quale il Comune sarebbe poi precipitato, vista la loro poco o nulla attinenza all’attività istituzionale.   

Chiamato a dare la propria testimonianza il ristoratore Ilario Arduino, titolare di un noto ristorante canalese che ebbe a ospitare uno di quei ritrovi conviviali, mentre lo stesso argomento – da chi erano organizzate tali cene, in quali specifiche occasioni, chi erano gli invitati – è stato anche al centro delle domande poste all’ex dipendente comunale Giuseppe Cauda e all’ex sindaco di Montaldo Roero Fulvio Coraglia.  

Impedito a partecipare a causa di un precedente impegno, tra i testimoni della difesa, l’ex consigliere regionale ed ex sindaco di Monteu Roero Giovanni Negro. Il processo è stato aggiornato al prossimo 19 giugno per sentire lui e altri testi delle difese. 

Ezio Massucco

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