I passeggeri in transito presso la stazione ferroviaria di Cuneo ieri sera, mercoledì 29 maggio, hanno strabuzzato gli occhi nel vedere spuntare dal viadotto Soleri uno dei più vecchi e prestigiosi treni italiani. Erano circa le 20 quando l’Arlecchino ETR 252 si è lentamente fermato su uno dei binari, per restare tutta la notte.
Ma che ci faceva l’Arlecchino a Cuneo?
Il mitico treno, già usato altre volte come set cinematografico, da inizio maggio è parte del palcoscenico di un nuovo blindatissimo filma interpretato dagli attori americani Adam Sandler e George Clooney e diretto da Noah Baumbach.
Le prime riprese a Milano, poi il set si è spostato a Caorso del 6 all'8 maggio dove sono state effettuate altre scene in quella che per l'occasione diventata la stazione di Pienza, ovviamente per esigenze cinematografiche. Dopodiché il cast è stato in Toscana ed ora tocca al Piemonte, Cuneo e la sua provincia per l’esattezza.
Stamane alle 10,45 l’Arlecchino ha lasciat la stazione del capoluogo per dirigersi prima a Fossano per poi, dopo aver virato sulla linea Torino-Savona, raggiungere la città portuale ligure con tappa finale Pistoia. Durante tutto questo tragitto sono state effettuate altre scene del film al quale lavora un cast composto da circa 300 persone.
L’Arlecchino appartiene alla famiglia degli ETR 250, una famiglia di treni lussuosi, paragonabili alle Frecce di oggi , che si prestano a viaggi indietro nel tempo con alta qualità a bordo.
Questo modello di treno venne prodotto nel 1960 dalla Ernesto Breda a partire dal più conosciuto Settebello ETR 300, il rapido che collegava Roma e Milano: l’Arlecchino ne prende in prestito la foggia che richiamava quella degli aeroplani, la struttura e la livrea, ma conta solo 4 carrozze anziché 7, rendendolo più versatile e facile da mantenere.
L’inaugurazione avvenne a Roma il 23 luglio 1960 per le Olimpiadi, ma il primo viaggio fu da Bologna a Venezia.
Dei quattro esemplari prodotti, oggi rimane solo l’ETR 252 che è usato principalmente a scopi turistici, mentre gli altri furono smantellati alla fine degli anni ’90