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Cronaca | 29 maggio 2024, 17:58

Denunciati dai colleghi per le reiterate sparizioni di beni in ospedale: in due chiedono il giudizio abbreviato

Residenti a Bra e Cherasco, i due elettricisti sono accusati di sottrazioni avvenute durante e dopo il trasloco verso la struttura di Verduno

L'ospedale di Verduno

L'ospedale di Verduno

Nuovi sviluppi nel procedimento a carico di due elettricisti, finiti nei guai nel loro ruolo di tecnici dipendenti dell’Asl Cn2 di Alba e Bra (uno di loro si è intanto dimesso dall’incarico), di cui, al termine di indagini coordinate dal pubblico ministero Davide Lucignani, la Procura della Repubblica di Asti aveva chiesto il rinvio a giudizio per i reati di truffa, peculato e in un caso anche per falso

I due elettricisti, uno dei quali aveva peraltro il ruolo di supervisione, erano finiti sul registro degli indagati in seguito alla segnalazione avanzata da due colleghi, che in un esposto si erano lamentati del fatto che, da quando erano stati assunti, si erano notate continue sottrazione di beni di vario tipo. 

Da qui le indagini condotte dalla Guardia di Finanza nei confronti dei due soggetti: uno classe 1964, residente a Bra, è imputato di peculato e truffa, difeso dall’avvocato Giorgia Montanaro; l’altro, classe 1986, imputato anche di falso per l’aver attestato il possesso di requisiti dei quali non disponeva, nel presentare la documentazione per la partecipazione al concorso col quale venne assunto, è difeso dall’avvocato Roberto Ponzio di Alba. 

A loro carico l’accusa di avere approfittato del loro ruolo per fare incetta di beni quali televisori, condizionatori, lavastoviglie, sanitari, rubinetterie, scaffalature e altri di proprietà della stessa azienda sanitaria. Articoli che, secondo la ricostruzione fatta dalle Fiamme Gialle, i due avrebbero fatto sparire dal nuovo ospedale di Verduno nelle fasi del suo allestimento, quindi prima della sua definitiva apertura nel luglio 2020, approfittando della comprensibile confusione logistica e amministrativa creatasi durante il trasloco dei due ospedali di Alba e Bra, ma anche successivamente alla definitiva entrata in funzione del nosocomio

Nell’udienza tenuta ieri presso il palazzo di giustizia di Asti i due sono comparsi al cospetto del giudice per le indagini preliminari Beatrice Bonisoli, rivolti alla quale le difese degli imputati hanno manifestato l’intenzione di chiedere per i loro assistiti il giudizio abbreviato condizionato alla produzione di documenti e all’audizione testimoni, che dovranno riferire sulla destinazione dei beni di cui si lamenta la sottrazione. Il processo è stato così rinviato all’udienza già fissata per il prossimo 2 luglio.

Ezio Massucco

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