Politica - 18 maggio 2024, 11:06

Cuneo, primo step di una verifica di maggioranza dagli esiti tutti ancora da decifrare

Mentre le opposizioni si incatenavano ai cedri in piazza Europa, in municipio sindaca, assessori, consiglieri e referenti dei quattro gruppi consiliari riflettevano sulle ragioni per proseguire insieme. Aperti nuovi capitoli oltre all’accordo programmatico, punto cardine per la sindaca Manassero

 

In attesa che arrivi eventualmente una “velina” da Palazzo di Città, si è appreso che l’incontro-verifica di maggioranza di ieri sera a Cuneo si è concluso – come era del resto facilmente ipotizzabile – in un nulla di fatto.

O meglio, nessuna conclusione definitiva è stata raggiunta.

Siamo in presenza di una tregua armata, in una situazione politico-amministrativa nuova rispetto alla precedente sindacatura Borgna.

C'è bisogno di un accordo nuovo o comunque profondamente rinnovato – spiega uno dei partecipanti all’incontro che ci riferisce a spizzichi e solo dopo aver ricevuto rassicurazione che gli sarà garantito l’anonimato - perchè la maggioranza Manassero è diversa dalla maggioranza Borgna. Fino ad oggi – osserva - ci si basava su una continuità, ma, essendo cambiate persone e condizioni, è giusto che si cerchi un suo equilibrio per ripartire con nuovo vigore”.

Mentre le opposizioni si incatenavano ai cedri di piazza Europa, sindaca, assessori e consiglieri dei quattro gruppi consiglieri di maggioranza, Pd, Centro per Cuneo, Crescere, e Democratici e Solidali, cercavano di trovare un appiglio per poter dire alla città e all’opinione pubblica se e come intendono proseguire il mandato amministrativo conferito loro dagli elettori due anni fa.

Ogni gruppo – non solo dunque Pd e Centro per Cuneo - ha espresso il suo punto di vista manifestando i propri disagi ed evidenziando i problemi nei confronti degli altri. Tradotto in soldoni: si è cercato di capire se e come, al di là degli assetti e dei posti, che pure nessuno ha voluto sminuire nel corso della discussione, si possa dar vita ad un rinnovato patto di maggioranza.

«É necessario ripartire dalle fondamenta ma solo sentendo e valorizzando tutti è possibile riuscirci”, confida ancora il nostro interlocutore.

Dichiarazioni ufficiali nessuno ne vuole rilasciare.

Tutti sono consapevoli che una parola di troppo, una sbavatura verbale potrebbe compromettere un percorso già irto di ostacoli, che, per di più, ha posto sul tavolo nuovi aspetti, ben più rilevanti delle divergenze emerse sulla “spartingaia” dei posti in Fondazione.

“Per arrivare a conclusioni – confida ancora la nostra fonte - c'è bisogno di tempo. Quello di ieri sera è stato un primo step in cui ogni gruppo ha parlato di tutto, evidenziando i problemi che più gli stanno a cuore. É stato comunque interessante rilevare che tutti hanno convenuto sulla necessità di voler fare un ulteriore passo in avanti verso il riconoscimento reciproco con la volontà di agire di conseguenza. Se finora il collante predominante, come ha spesso evidenziato la sindaca Patrizia Manassero nei suoi interventi in aula, era il programma oggi, oltre a questo, c'è l’esigenza di un riconoscimento per tutti i compagni di viaggio. Diciamo, al di là della congiuntura elettorale, che ora le bocce sono state riposizionate ferme e il patto può essere rinnovato non tra i soli rappresentanti dei gruppi ma guardandosi tutti in faccia, sindaca, referenti, coordinatori, assessori e consiglieri”.


In attesa del prossimo step dopo il Consiglio comunale di lunedì 27 maggio dove le opposizioni torneranno verosimilmente a sparare a palle incatenate.

Giampaolo Testa