Nei giorni 11 e 12 maggio prossimi il palasport di Cuneo ospiterà la Final Four di Coppa Italia della serie A2 di volley. Un evento importante per la città, che dopo i fasti dell'era Lannutti torna a riassaporare l'aria di un grande avvenimento nella pallavolo maschile.
Saranno 4 le società presenti alla due giorni di San Rocco Castagnaretta: Grottazzolina, Brescia, Ravenna e Porto Viro che nei Quarti di finale hanno eliminato rispettivamente Cantù, Siena, Prata di Pordeone e, ahimè Cuneo.
Non è riuscita nell'impresa di ribaltare il risultato dell'andata la squadra di casa, lasciando così il posto ai veneti.
Sarà comunque un grande spettacolo di sport quello che ci apprestiamo a vivere nel prossimo weekend, al quale chi ama la pallavolo non potrà e non vorrà assolutamente mancare.
Continuiamo la nostra serie di interviste ai personaggi che seguiranno da vicino la due giorni cuneese ai quali abbiamo rivolto quattro domandi, uguali per tutti, su quanto l'avvenimento possa fungere da catalizzatore per tutto il territorio.
Oggi tocca all'Assessore allo sport del Comune di Cuneo, Valter Fantino. Grandissimo appassionato di volley, Fantino non perde una partita.
Nato a Cuneo il 18 aprile 1963, Fantino è Diplomato ragioniere ed è impiegato bancario. Politicamente è alla sua seconda esperienza come assessore allo sport.
Il suo percorso lavorativo lo ha visto impiegato dal 1986 al 1989: presso l'Associazione Artigiani della Provincia di Cuneo, quindi 1989-1990 all'Agenzia Generale Ina Assitalia Cuneo di Politano & Turbiglio, dal 1990 al 2001: Cassa di Risparmio di Cuneo ( e poi Bre Banca), dal 2001al 2005 alla Banca Credem per approdare infine alla Banca Popolare di Novara
Molteplici le sue esperienze nel comparto Sport: dal 1982 al 1986: dirigente settore giovanile Cuneo Calcio ‘80, dal 1989 al 1992: dirigente addetto rapporti con arbitri Alpitour Cuneo Volley ed inoltre ha svolto podismo amatoriale nel GS Mad. Grazie e nella Podistica Buschese (fine anni ’90) ed è stato dirigente del G.S. Madonna delle Grazie in tempi diversi.
Il palasport di Cuneo torna ad ospitare una manifestazione di rango nella pallavolo maschile. La Coppa Italia di serie A2 rappresenta un avvenimento importante per la città, ma anche per l’intero territorio. È così?
"Certamente. Questa manifestazione è un momento importante per il territorio, per la Cuneo Volley che ha speso significative energie ed impegno per portarla nuovamente a Cuneo, per il movimento della pallavolo cuneese. Le recenti migliorie apportate dal Comune al Palazzetto dello Sport, vale a dire l'intervento per l'acustica - effettuato con l'aiuto della Fondazione Crc ed il recente relamping, potranno sicuramente migliorare lo spettacolo per il pubblico".
La squadra di Cuneo purtroppo non è riuscita a qualificarsi per l'evento. La due giorni di volley sarà comunque una festa dello sport
"E' ovvio che la final four di Coppa Italia di serie A2 sarebbe stata sicuramente meglio vissuta dal nostro territorio se la Cuneo Volley fosse stata presente in finale. Però per gli amanti del volley poter vivere direttamente una manifestazione di questo calibro è comunque, a prescindere, una festa".
Il volley ha sempre rappresentato lo sport di punta di questo territorio. Per lei la pallavolo sembra essere qualcosa di speciale: da anni non manca ad una partita, sia maschile che femminile
"Ho vissuto la gioia della conquista della serie A a fine anni '80 del secolo scorso con il presidente Bubo Fontana, vivendo poi partite memorabili nel Palatenda di Piazza d'Armi, curando i rapporti con gli arbitri fino alla stagione 91-92. A Bologna nel 2010 si vinse uno scudetto memorabile, ma più di tutto è stato bello vedere esplodere la passione per il volley in città e nel territorio. Una crescita attestata anche dai numeri di partecipanti ai campionati amatoriali del Csi dal 1990 in poi, dall'enorme seguito fra i giovani. Insomma il mio rapporto con il volley è di passione e gratitudine. Passione per lo spettacolo sportivo, gratitudine perché attraverso il volley l'immagine sportiva di Cuneo e del nostro territorio è cresciuta a dismisura".
Dopo l’abbandono di Piemonte Volley nel 2014 una nuova società, composta da personaggi giovani, sta lavorando e gettando le basi per far ritornare la città di Cuneo nel massimo campionato maschile di volley. Che cosa rappresenta una serie A1 per il territorio cuneese?
"Piemonte Volley ha scritto pagine importanti nella storia del volley cuneese, regalando uno scudetto ed una finale di Champions League e non lo dobbiamo dimenticare. La ripartenza è stata complessa e chi ha operato nella fase post 2014 merita rispetto e gratitudine. Il ricambio generazionale verificatosi nella pallavolo maschile è sicuramente positivo ed utile. Ritengo che stiano lavorando in modo concreto e con grande passione, per creare le condizioni strutturali e di tenuta nel tempo, per il ritorno in serie A1. E' evidente che la serie A1 avrebbe tutto un altro appeal per il territorio, per il pubblico, per i tifosi e anche per la risonanza di cui si beneficia negli spazi televisivi e sui media in generale".