Non riesce a smettere di camminare e a programmare sfide. Un Forrest Gump moderno e ironico che ha 90 anni (91 a ottobre) e ancora tantissime cose da fare. Lui è Alessandro Belliere, ex assicuratore e tante vite insieme. Poco più che ragazzo, ha fatto parte del primo plotone italiano di alpini-paracadutisti. Negli anni Cinquanta si è dedicato all’atletica, sfiorando la convocazione olimpica a Roma.
Dagli anni Sessanta è diventato espertissimo subacqueo, guadagnandosi sul campo il soprannome di “Squalo". A 78 anni ha deciso di camminare "almeno 10 mesi all'anno. Mi tengo in forma, ora la gente grazie ai giornali e alla tv mi conosce e c'è tanto entusiasmo. Mi seguono i bambini e le persone diversamente abili e questo mi emoziona. E poi ho l'occasione di vedere l'Italia da diversi punti di vista".
Nel 2013, per festeggiare gli ottant’anni, percorre a piedi quasi 1.700 km, suddivisi in 42 tappe, partendo dal comune italiano più a nord, Predoi, in provincia di Bolzano per arrivare nel giorno del suo compleanno, il 24 ottobre, ad Ispica nel Ragusano, uno dei comuni più a sud dell’Italia.
L'ultima sana follia è quella di completare "90 anni e 90 castelli", un itinerario nel nord Italia che lo porterà a percorrere 2600 chilometri. Lunedì 6 maggio sarà a Serralunga dove verrà accolto dal sindaco Sergio Moscone, ma ha già in mente un nuovo obiettivo legato a Bologna, città dove vive e al Bologna, sua passione. Dal 20 maggio al 7 giugno andrà a piedi dallo stadio Dall'Ara di Bologna fino all'Olimpico di Roma. L'occasione è speciale: i sessant’anni dall’ultimo scudetto dei felsinei.
L'entusiasmo è contagioso, la parlantina è rapida, lo spirito impenitente e frizzante. "Con la mia Spider ho fatto appena 7000 chilometri, a piedi tra sfide e allenamenti siamo a oltre 50.000".
Il segreto, oltre a uno stile di vita impeccabile, è sapersi prendere un po' in giro. "Mi piace di dire che la mia forza è cambiare compagna ogni 3 anni. Al massimo si può dormire a casa mia una volta a settimana, tanto sono sempre in giro e in viaggio. Quando ho perso mia moglie 34 anni fa, non sono uscito di casa per tre anni e poi ho capito che era ora di cambiare".
Tra il racconto di un'impresa e le interviste sui giornali anche esteri, non mancano anche aneddoti divertenti e qualche consiglio. "Una volta invitai una signora nel mio appartamento: a un certo punto si alzò, mise un dito sopra i mobili e mi disse: 'C'è della polvere in questa casa, hai bisogno di una presenza femminile'. Ora non faccio più quell'errore, la sera prima di un appuntamento spolvero tutti i mobili accuratamente".