Politica - 09 aprile 2024, 12:55

Risse ed episodi di violenza a Mondovì, il centrosinistra: "Il Daspo non risolve il problema, serve esserci"

Dopo gli ultimi episodi e le misure intraprese dall'amministrazione, il PD, la Lista Ferreri e Mondovì Coraggiosa intervengono: "Suggeriamo, in collaborazione con enti e associazioni che operano nel sociale, di promuovere una giornata informativa e di confronto"

I consigliere del centrosinitra

Come Partito Democratico, Lista Ferreri e Mondovì Coraggiosa, accogliamo con favore la proposta di iniziative congiunte tra le istituzioni, le scuole e le forze dell’ordine sul tema della sicurezza nella nostra città.

È importante evitare divisioni su queste tematiche e affrontarle con serietà e complessità, mantenendo un profondo spirito di comunità. Siamo convinti sia necessario non limitare il problema ai singoli episodi di violenza, ma guardare oltre e lavorare per migliorare le cose. In questa direzione offriamo al dibattito comune alcune considerazioni.

"Come ribadito dai nostri consiglieri - spiegano - durante il dibattito sul Daspo urbano – e come più volte affermato dal Sindaco – Mondovì è una città sicura grazie all'efficace lavoro delle forze dell'ordine e della Polizia urbana; l’introduzione del Daspo urbano – con la divisione del territorio comunale in aree a diversa tolleranza – non ci è parsa né ci pare giustificata, in quanto misura complessa ed eccessiva, pensata per contesti ben diversi dal nostro. 

"In maniera analoga, - proseguono - l’intensificazione della videosorveglianza può servire a spostare più in là i comportamenti di disagio o di reato, ma non risolve in alcun modo i problemi di cui quei comportamenti sono la manifestazione.

Per contrastare la microcriminalità e il disagio da cui essa scaturisce, l’unica risorsa davvero efficace è la presenza. Occorre “esserci”, prendersi cura delle marginalità da cui derivano i problemi che, quando è troppo tardi, sfociano in violenza e crimine. La comunità deve essere coinvolta per creare un ambiente sicuro e inclusivo. La presenza qualificata dei Servizi sociali e dell’ASL, con il supporto degli assessorati comunali, è essenziale per risolvere le situazioni problematiche alla radice. In particolare, con un’attenzione privilegiata al disagio giovanile. Sentiamo la mancanza, per esempio, di un centro cittadino permanente per l’animazione pomeridiana delle fasce in età scolare, con sostegno allo studio, alla famiglia, interventi educativi sui temi della socialità, delle dipendenze, del lavoro, affidato ad operatori ed educatori professionali. Presenza della cittadinanza, poi. La sicurezza è proporzionale alla frequentazione, alla cura e al senso di appartenenza. Occorre tornare ad occuparci dei monregalesi con affetto, come si fa con noi stessi, e non come se fossero vicini minacciosi. Siamo certi, in questo, di non proporre nulla di nuovo. Mondovì, infatti, ha una lunga tradizione di solidarietà e di un proficuo “occuparsi” di sé stessa. Indichiamo due esempi virtuosi: Mondovì dimostra un grande senso di solidarietà attraverso la Cittadella della Carità di Breo, che offre pasti e alloggio a chi ne ha bisogno; il Caffè Sociale della Stazione, gestito dalla cooperativa sociale “Franco Centro”, che proprio prendendosi cura di un’area critica e problematica l’ha restituita, viva e vivace, all’intera comunità.

In conclusione, dunque: bene ogni iniziativa comune che ponga sotto la lente dell'azione sociale e politica i problemi della nostra comunità, della convivenza e della sicurezza, fuori da qualunque logica di rimozione. Suggeriamo, in via pratica, di metterci innanzitutto in ascolto degli operatori che lavorano attorno al disagio, attraverso gli enti preposti e le tante associazioni di volontariato sociale, in una giornata dedicata a definire quali siano le questioni relative al benessere della vita comune della nostra città. Conoscere è il primo passo necessario per affrontare i problemi."

 

c.s.