Si fa interessante la sfida nella capitale delle Langhe che si appresta ad eleggere il nuovo sindaco e al rinnovo del consiglio comunale.
Dal fronte dell’opposizione di centrosinistra Alberto Gatto ha già ufficializzato la sua candidatura a sindaco e presentato l’impianto della sua coalizione, mentre il sindaco uscente Carlo Bo, espressione del centrodestra, dopo il via libera dal tavolo regionale, si appresta a dare avvio alla campagna elettorale presentando, verosimilmente nel corso della prossima settimana, la compagine che lo sosterrà.
La novità del dopo festività pasquali arriva dall’area centrista, un’entità variegata e ancora magmatica che potrebbe però porsi come forza d’interposizione tra centrodestra e centrosinistra.
Si va lentamente delineando un quadro che vede protagonista (sotto traccia ma nemmeno troppo), con frenetico attivismo, l’ex parlamentare e consigliere regionale Mariano Rabino, attuale presidente dell’Ente Turismo Langhe Roero e Monferrato.
La coalizione in fase di gestazione, si prospetta a quattro gambe: “Alba al centro”, che sarà la lista del (o della) candidato sindaco; “Energie Nuove” che avrà verosimilmente come capolista Giacomo Prandi; “Per Alba davvero” con capolista Enrica Cravanzola e “Alba liberale”, che delle quattro sarà quella ad avere la connotazione più politica con alcuni simboli di partito, quali Italia Viva, Udc (forse), + Europa ed altri.
Per Bo, in questa prospettiva, significherebbe perdere per strada due esponenti di spicco della sua attuale maggioranza, la vicesindaca Carlotta Boffa e Olinto Magara, capogruppo di “Alba liberale”.
Tuttavia, al momento persiste ancora incertezza su chi sarà il candidato sindaco dell’area che convenzionalmente si può definire “centrista”.
Le ipotesi sul tavolo sono quelle dello stesso Mariano Rabino (ma in pochi ci credono) o più probabilmente la vicesindaco uscente Carlotta Boffa.
Un quadro più preciso lo si avrà tra una quindicina di giorni (a ridosso del 25 aprile) quando ci sarà l’assemblea di bilancio dell’Ente Turismo.
Se, in quell’occasione, Rabino rassegnerà le dimissioni significherà che si accinge a una corsa verso il municipio.
In caso contrario la palla passerà nelle mani della Boffa.
Se lo scenario che si sta prefigurando si concretizzerà – e non manca molto per capirlo – è assai difficile che la partita amministrativa possa risolversi al primo turno, come successe nel 2019, quando Bo vinse al primo turno col 51%.
Il duello elettorale amministrativo ad Alba, città del candidato presidente della Regione Alberto Cirio, appare oggi più “aperto” di quanto non risultasse qualche settimana fa.