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Agricoltura | 26 marzo 2024, 18:35

Caporali tra i vigneti di Langa, i sindacati concordi: "Fatti gravissimi, ma non è giusto generalizzare"

Alberto Battaglino, segretario territoriale Uila Cuneo-Asti e Antonio Bastardi, segretario Fai Cisl Cuneo: "Punire chi sbaglia, ma nel territorio tante realtà lavorano bene e cercano di integrare i lavoratori"

Nove le persone denunciate nell'ambito dell'indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo

Nove le persone denunciate nell'ambito dell'indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo

Dopo le denunce per caporalato tra i vigneti della Langa, i sindacati piemontesi sono uniti nell'esprimere parole di condanna ferme e decise. Inizia Alberto Battaglino, segretario territoriale Uila Cuneo-Asti: “Si tratta di fatti gravissimi, su cui è bene che gli inquirenti facciano luce, ma non bisogna generalizzare. Noi sindacalmente possiamo intervenire se ci sono delle vertenze, se abbiamo delle segnalazioni, cerchiamo di mantenere alta la guardia, ma queste situazioni si verificano, spesso, in comunità chiuse, che si spostano, e sono difficili da intercettare. Noi non siamo organi ispettivi, ma assistenziali".

Poi la disamina continua in ambito locale: "Ad Alba seguiamo numerosi lavoratori agricoli per le pratiche di disoccupazione agricola, il permesso di soggiorno e per tutti i servizi garantiti dal sindacato. Si tratta di un mercato fluido che cambia velocemente, ora accanto accanto ai lavoratori macedoni si stanno affacciando lavoratori del Bangladesh e del Pakistan. Siamo al corrente di irregolarità nella contribuzione e in ambito amministrativo, come in ogni altro settore, ma non abbiamo il sentore di situazioni così gravi come quelle denunciate dall’inchiesta. La nostra attenzione rimane comunque alta, come il nostro impegno per i lavoratori agricoli".

Dal canto suo, Antonio Bastardi, segretario Fai Cisl Cuneo traccia un quadro storico del fenomeno, ricordando che i primi casi di sfruttamento sono legati ai lavorati nell’ortofrutta del saluzzese e che in Langa si tratta di una criticità più recente. “L'agricoltura delle Langhe, specie poi quella della viticoltura, è stata demandata quasi interamente alle cooperative senza terra. Non bisogna generalizzare, la maggior parte delle strutture lavora bene, alcune, invece, danno luogo a metodi di sfruttamento e a irregolarità che vanno punite. È  anche vero che il sindacato si muove quando arriva il lavoratore e denuncia il maltolto, una busta paga che non gli quadra o i giorni lavorativi che non gli vengono segnati, ma che sono indispensabili in un secondo monento per ottenere la disoccupazione”.

Entrambi i sindacati, intanto, collaborano con l'Accademia della Vigna, portata avanti dal Consorzio di Tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, una realtà virtuosa nata per favorire l’inserimento diretto nelle aziende.

Aggiunge Bastardi: "L’anno scorso abbiamo tenuto un corso di 8 ore per spiegare tutto ciò che concerne il mondo dell’agricoltura: salute e sicurezza, lettura della busta paga, contratto provinciale, contratto nazionale, disoccupazione, welfare, enti bilaterali. È una goccia nel mare, ma tante cantine stanno partecipando ed è un progetto virtuoso che sta crescendo. Mi piace citare le parole dette dal nostro segretario Onofrio Rota sulla vicenda del caporalato: ‘Gli strumenti repressivi funzionano, ora bisogna rafforzare quelli preventivi’”.

Daniele Vaira

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