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Economia | 22 marzo 2024, 07:00

Alopecia: tipologie, diagnosi e rimedi

Con il termine alopecia si fa riferimento a una serie di patologie che causano diradamento dei capelli e, in alcuni casi, possono portare alla calvizie.

Alopecia: tipologie, diagnosi e rimedi

Con il termine alopecia si fa riferimento a una serie di patologie che causano diradamento dei capelli e, in alcuni casi, possono portare alla calvizie.

Piuttosto diffusa fra persone di ambo i sessi e di ogni età, può dipendere da una vasta gamma di fattori, i quali vanno dalle cause genetiche allo stress, passando per problemi ormonali, trattamenti estetici errati, malattie autoimmuni.

Per bloccare la caduta dei capelli e favorirne, quando possibile, la ricrescita, è indispensabile rivolgersi a un dermatologo specializzato in tricologia; questo, grazie a esami specifici, è in grado di capire di quale tipologia di alopecia si soffre, di individuarne la causa scatenante e di consigliare la terapia più adatta.

Talvolta la perdita dei capelli non è reversibile e, per ridare corpo alla chioma, è necessario ricorrere a tecniche alternative. Tra queste rientra il trapianto capelli, effettuato presso ospedali e strutture specializzate da professionisti del settore. Per trovare una clinica che offra questo tipo di servizio, è possibile utilizzare siti come IntClinics, il quale consente di trovare in pochi click ospedali, sia nazionali sia internazionali, certificati e di richiedere subito un primo appuntamento.

Quali tipi di alopecia esistono

L’alopecia più diffusa è quella androgenetica, la quale colpisce in particolare gli uomini a partire dai vent’anni. Alla base della sua comparsa vi è l’azione degli ormoni androgeni sui follicoli piliferi, i quali tendono a restringersi, causando l’assottigliamento e la perdita di pigmentazione dei capelli.

Nel caso dell’uomo si tratta di una condizione fisiologica e si presenta anche quando i livelli ormonali sono nella norma, mentre nella donna, che può essere colpita da questo disturbo soprattutto durante la menopausa, è spesso sintomo di iperandrogenismo.

Meno diffusa della precedente, ma in grado di colpire a qualsiasi età, l’alopecia aerata può presentarsi in tre diverse forme:

 

  • a chiazze: in questo caso, il soggetto perderà i capelli in aree circoscritte;
  • totale: interessa tutto il cuoio capelluto, sebbene alcuni capelli, in particolare quelli bianchi, resistano alla caduta;
  • universale: questo tipo di alopecia non colpisce solo il cuoio capelluto, ma tutto il corpo.

Malattia di tipo autoimmune, la cui eziologia non è ancora chiara, non causa la cicatrizzazione del follicolo e, per questo motivo, è in genere reversibile.

L’ alopecia che causa la perdita permanente dei capelli prende il nome di cicatriziale e può essere causata da un gran numero di fattori scatenanti. Tra questi rientrano alcune malattie infettive, le ustioni che vanno a danneggiare il cuoio capelluto, il lupus e la follicolite decalvante.

Tra le altre forme di alopecia rientrano quelle da trazione, quelle da farmaci e il telogen effluvium, un significativo diradamento della chioma causato da stress, gravidanza, diete dimagranti, carenza di ferro e altri fattori.

Come viene diagnosticata l’alopecia

In presenza di un significativo diradamento dei capelli, di caduta accentuata o di chiazze prive di peli sul cuoio capelluto, è necessario rivolgersi prontamente a uno specialista. Questo provvederà a effettuare un’accurata diagnosi basandosi:

 

  • sulla storia clinica del paziente: in questa prima fase, il medico provvederà a raccogliere quante più informazioni, rilevando tutto ciò che può avere un’attinenza con il diradamento dei capelli;
  • sull’osservazione diretta: l’esame obiettivo permette, tra le altre cose, di rilevare ferite o cicatrici, e di valutare lo stadio di diradamento;
  • su esami specifici: in base ai risultati dell’anamnesi e dell’osservazione diretta, il medico potrà sottoporre il paziente a test specifici, come il pull test o la biopsia del cuoio capelluto, nonché a esami che permettano di individuare patologie primarie, come ipotiroidismo o lupus.

I rimedi

In base ai risultati degli esami, il dermatologo potrà prescrivere terapie farmacologiche, modulatori ormonali e trattamenti con luce al laser per interrompere la caduta dei capelli e favorire la ricrescita. Laddove la ricrescita naturale fosse impossibile, potrebbe proporre un trapianto di capelli.

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