“Un paese che non ama il suo teatro o è morto o è moribondo". Con una frase di Federico Garcia Lorca si è aperta la presentazione dei lavori di risanamento del
Teatro Marenco di Ceva.
I lavori, realizzati con il contributo di 100 mila euro della Fondazione CRC, deliberato nel 2022 in occasione delle celebrazioni per il suo trentennale.
“I lavori - ha spiegato l’architetto Marco Cascone, responsabile dell’ufficio tecnico comunale - hanno interessato sia l’involucro edilizio esterno l’impiantistica. Si tratta di interventi necessari per combattere l’usura che era presente sulle facciate ma anche in aree interne. Siamo intervenuti nei locali accessori, spogliatoi e camerini dove erano presenti muffe e problematiche legate all’umidità di risalita. Sono stati inoltre restaurati arredi storici e di pregio interni al teatro”.
A introdurre e moderare l’evento, denominato “Teatro insieme”, è stato il vice sindaco Lorenzo Alliani che ha ringraziato tutti i presenti intervenuti.
Sul palco la giornalista Paola Scola, autrice del libro “In prima fila”, ultimo libro dedicato al teatro dalle origini all’attualità, scritto nel 2015 in occasione dei 40 anni dal maxi restauro che, curato dal compianto Dado Luciano, restituì il Marenco alla città dopo decenni di degrado.
“Un posto unico - ha detto Scola - che tutti ricordano e di cui dobbiamo essere orgogliosi. Il mio augurio che è chiunque venga nella prossima amministrazione si impegni a fondo per garantire al teatro lo spazio che merita”.
La parola è poi passata ad Aldo Viora, memoria storia del teatro Marenco che ha ricordato aneddoti e compagnie.
Tra le molte autorità presenti in sala per l'evento, sono intervenuti il vescovo della Diocesi di Mondovì, Monsignor Egidio Miragoli che ha apprezzato il grande sforzo che è stato compiuto negli anni per preservare un edificio di pregio come il Marenco e, in rappresentanza della Regione, in vice presidente del consiglio regionale Franco Graglia.
"Sono molto felice di essere qui - ha detto il presidente di Fondazione CRC, Ezio Raviola - con i vostri due concittadini e consiglieri di fondazione Davide Merlino e Massimo Gula. Siamo alla fine del nostro mandato e crediamo che in questi anni la nostra fondazione sia cresciuta. Abbiamo operato scelte difficili, ma che hanno premiato e che ci danno la certezza di lasciare basi solide a chi verrà dopo di noi. Il finanziamento che voi avete destinato al teatro Marenco era stato assegnato in occasione del trentennale di Fondazione, nel 2022. Ecco il nostro augurio è che oggi ci sia una nuova ripartenza per il Marenco, patrimonio di bellezza che voi avete saputo preservare e rendere ancora fruibile alle future generazioni".
In chiusura, prima del taglio del nastro ufficiale, è intervenuto il sindaco di Ceva, Vincenzo Bezzone: “Quando la Fondazione CRC ci ha detto di voler finanziare un progetto nella città di Ceva tutta l’amministrazione non ha avuto dubbi nel segnalare il Teatro Marenco come beneficiario. Per i cebani questo stabile è un punto di riferimento, un luogo del cuore dove ognuno ha un ricordo ed è importante mantenere vivo questo affetto e mantenere in salute un gioiellino come il Marenco che ha visto passare tanta storia e, ne sono certo, contribuirà a scriverne tanta altra. Ringrazio sentitamente la Fondazione CRC per il suo contributo e l’attenzione posta al nostro territorio che si evidenzia questa sera con la presenza del presidente Ezio Raviola. Ringrazio anche i rappresentanti cebani in CRC, Massimo Gula e Davide Merlino. Ora non ci resta che goderci gli spettacoli della nuova stagione teatrale”.
*30 anni insieme - Inaugurazione del Teatro Marenco di Ceva*