Le donazioni in memoria dei defunti sono dei gesti che permettono di tramutare il dolore derivante dalla perdita di una persona cara in una speranza per altre persone che si trovano in difficoltà. Queste donazioni possono essere effettuate da amici e parenti di una persona che è venuta a mancare per tenere viva la sua memoria nel tempo, attraverso dei contributi economici ad organizzazioni e associazioni benefiche, ovvero, organizzazioni che operano nel settore della solidarietà.
Si tratta di un gesto semplice ma al contempo molto importante perché aiuta concretamente questi enti ad aiutare chi ne ha più bisogno.
Come gestire la donazione?
Prima di fare una donazione in memoria di un defunto bisogna chiedere alla famiglia se ci sono delle organizzazioni da preferire secondo le volontà del caro estinto. Infatti, è possibile che quest’ultimo, prima di passare a miglior vita, avesse già indicato (magari nel suo testamento) a quale organizzazione rivolgersi per effettuare la donazione. Oppure, è possibile che il caro estinto, nonostante non abbia mai espresso una propria preferenza, fosse vicino a determinate organizzazioni solidali oppure, avesse a cuore determinate questioni o cause.
Gestire una donazione in memoria di un defunto, inoltre, richiede molto tatto e delicatezza, poiché è fondamentale tener conto dei sentimenti degli altri amici e familiari del defunto. Ciò implica anche evitare di menzionare la donazione durante i funerali, salvo diverse indicazioni dei familiari, in modo da non creare situazioni di imbarazzo in un momento molto delicato. Inoltre, è fondamentale coinvolgere questi ultimi nella volontà di annunciare la donazione pubblicamente, poiché alcune persone preferiscono tenere la notizia riservata.
In ogni caso, dopo aver donato un importo a qualsiasi associazione, è possibile redigere un biglietto di condoglianze da indirizzare alla famiglia, spiegando i motivi che hanno spinto a questo gesto e perché proprio a una determinata organizzazione o associazione. A volte è l’associazione stessa ad occuparsi di questo aspetto, inviando alla famiglia un attestato dell’avvenuta donazione con frasi di conforto.
È bene precisare che le associazioni non comunicheranno alla famiglia della persona venuta a mancare l’importo della donazione, in modo da preservare la riservatezza del soggetto o dei soggetti donanti.
Perché fare una donazione in memoria?
Attraverso una donazione in memoria è possibile trasformare il dolore che si prova dopo la perdita di un caro in solidarietà. Aiutare gli altri è senza dubbio il miglior modo per poter elaborare al meglio un lutto e dare sostegno a coloro che hanno bisogno.
Con un piccolo contributo è, infatti, possibile contribuire all’acquisto di farmaci, ausili sanitari, oppure contribuire al sostegno economico di volontari che, in prima persona e direttamente sul campo, aiutano le persone che hanno bisogno di cibo, cura, farmaci o supporto (anche emotivo) in generale, o ancora finanziare una ricerca per trovare una cura a malattie di vario tipo.
Attraverso le donazioni in memoria, dunque, è possibile finanziare le organizzazioni no profit (il cui sostentamento economico è dato proprio da tali donazioni) il cui scopo è quello di aiutare i bisognosi.
A nome di chi è possibile fare una donazione in memoria?
Dopo aver visto come fare e perché fare una donazione in memoria del defunto analizziamo ora a nome di chi è possibile farla.
In genere è possibile farla in memoria di un caro amico oppure di un familiare venuto a mancare. Nell’apposito form è possibile indicare la persona a cui è dedicata la donazione in memoria inserendo il nome e il cognome (ed eventualmente il soprannome con cui era conosciuto il soggetto nel cui nome si sta donando).
Normalmente è possibile indicare anche i dati del parente oppure della famiglia del defunto a cui verrà poi comunicato il gesto.