Attualità - 19 marzo 2024, 16:28

Catalogate le campane delle chiese di San Giovanni e di Santa Maria di Racconigi

I censimenti sono stati effettuati da Marco Di Gennaro e Andrea Alesso in accordo con il parroco don Maurilio Scavino

Sono state catalogati, lo scorso sabato 16 marzo, i concerti campanari delle chiese di San Giovanni Battista e di Santa Maria Maggiore in Racconigi.

Un'iniziativa realizzata grazie all'associazione "CampaneTo - Amici della Sacra", gruppo di musicisti e studiosi che si occupa della valorizzazione e della tutela del patrimonio campanario del Piemonte.

Il ritrovo è avvenuto alle ore 10 davanti alla parrocchiale di San Giovanni dove lo staff del gruppo è salito nella cella campanaria per visionare e reperire le iscrizioni presenti sulle quattro campane della torre.

La campana maggiore, nota DO#, è stata fusa nel 1821 dai fratelli Vallino di Bra e, come si legge dall'iscrizione, è dedicata a San Giovanni Battista "patrono principale della città di Racconigi".

 La seconda campana invece è originaria del 1737 ed è stata rifusa nel 1786 da Bartolomeo Bertoldo.

La terza è la "campana della molto veneranda confraternita della Misericordia di Racconigi" ed è opera dei fratelli Vallino che la fusero nel 1822. Venne trasferita dalla confraternita al campanile di San Giovanni nel 1998 a causa dell'incrinatura del precedente bronzo, ora conservato in sacrestia. La campana piccola risale al 1877 ed è stata fusa sempre da Vallino di Bra sotto il priorato di Pennazio. Le campane sono ancora disposte sull'incastellatura lignea risalente al '700.

Dopo San Giovanni i membri del gruppo si sono recati a Santa Maria maggiore per visionare il concerto ivi presente. Le cinque campane sono intonate in scala di DO diesis maggiore e sono collocate su un castello in ghisa costruito nel 1971. Il campanone è l'unica campana superstite del concerto originario ed è stato fusa dai fratelli Vallino di Bra nel 1894. E' dedicata al Corpo di Cristo e alle anime del Purgatorio. Le quattro campane minori invece sono state rifuse nel 1971 dalla fonderia pontificia Colbachini di Padova. Sul bronzo, oltre alla raffigurazione di diversi santi, è riportato lo stemma del fonditore con l'anno di realizzazione. 

Al termine delle ricerche sono state eseguite alcune suonate per la registrazione dei suoni tra cui una suonata solenne "alla romana" e una distesa completa. 

I censimenti sono stati effettuati da Marco Di Gennaro e Andrea Alesso in accordo con il parroco don Maurilio Scavino.

redazione