Quell’inconfondibile pettorina verde dei volontari Geppetti e quel loro mettersi a disposizione dell’intera comunità con progetti di riqualificazione e valorizzazione. A Dronero questa mattina, lunedì 18 marzo, l’associazione Mastro Geppetto ha festeggiato i suoi primi dieci anni di attività.
Tante le importanti realizzazioni nel corso del tempo, tra le quali spicca quella degli orti e della vigna didattici, progetto che coinvolge l’Istituto Comprensivo di Dronero.
“Sono trascorsi dieci anni da quando abbiamo iniziato ad occuparci di quest’area - racconta il presidente dell’associazione Gianpaolo Rovera - piano piano l’abbiamo riqualificata e valorizzata. Sono nati tanti progetti, tra i quali il più importante è quello della vendemmia e pigiatura a piedi nudi che da due anni vede la collaborazione oltre che con Dronero anche con le scuole di Barolo. Un gemellaggio tra istituti scolastici che abbiamo fortemente voluto e che siamo riusciti a concretizzare grazie alla preziosa collaborazione con la dirigente di Barolo Stefania Borra e la nostra dirigente Vilma Margherita Bertola. Altri progetti stanno nascendo, grazie all’ingresso nel protocollo d’intesa di nuovi partner quali AFP, Pro Loco, Museo Mallé, Consorzio Turistico, Espaci Occitan, Prometheus.”
Questa mattina, all’interno degli orti didattici è avvenuta un’importante inaugurazione: è nata infatti l’Aula Senza Muri.
Molte le istituzioni presenti: dal sindaco di Dronero Mauro Astesano, alla dirigente Vilma Margherita Bertola, al vicepresidente regionale Franco Graglia. Quest'ultimo ha ribadito l’appoggio da parte della Regione e la volontà di promuovere l’impegno e le belle iniziative in ambito educativo, definendo questo progetto un esempio virtuoso.
L’AULA SENZA MURI
Si tratta di uno spazio all’aperto per alunni ed insegnanti, dove poter praticare l’outdoor education. L’aula è composta da tre tavoli di legno rotondi che sono stati realizzati da un artigiano di Dronero, con ciascuno otto posti a sedere. Tutto questo è stato possibile grazie al supporto del Comune ed al contributo della Banca di Caraglio. Recuperate dai magazzini del Comune sono state posizionate anche una lavagna ed una cattedra. Infine, caratteristico è il “banco di Mastro Geppetto”.
“Ringrazio il presidente Livio Tomatis - ha detto Rovera - il vicepresidente Luciano Busso ed il consigliere Roberto Aimar che da anni porta avanti con passione e determinazione le nostre richieste. Inoltre ringrazio il geometra Andrea Parlanti e l’architetto Ettore Pennasso, responsabili dell’ufficio tecnico comunale. Di suo l’aula aveva tutto l’occorrente per svolgere le attività richieste, ma secondo noi mancava quel qualcosa non di poco conto: abbiamo infatti ritenuto che la bandiera italiana, simbolo di libertà e democrazia, per i valori fondamentali che rappresenta ben si intonasse a questo spazio.”
A seguire l’alza bandiera e l’inno d’Italia, nonché il taglio del nastro. Sulla lavagna una frase scritta, dedicata alle future generazioni: “Vi doniamo ciò che di più importante abbiamo: il nostro credere nel futuro!"
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