Attualità - 12 marzo 2024, 20:22

A Valmala, commemorato l'eccidio dei partigiani uccisi il 6 marzo 1945

A 79 anni dal tragico evento, la comunità si è riunita per ricordare il sacrificio dei nove partigiani caduti e riaffermare i valori della Resistenza

La nevicata abbondante di domenica scorsa, 10 marzo, non ha fermato la commemorazione dell’eccidio di Valmala che ha visto salire al santuario numerose persone che hanno preso parte celebrazione in ricordo dei nove partigiani della 181esima brigata Garibaldi uccisi il 6 marzo 1945 dai fascisti della Monterosa: Ernesto Casavecchia, Giorgio Minerbi, Andrea Ponzi, Tommaso Racca, Pierino Panero, Alessandro Rozzi, Ivan Volhov Pavlovich, Francesco Salis e Biagio Trucco.

L'evento, organizzato dall'Anpi di Verzuolo - Valle Varaita, insieme alla Città di Busca e il Municipio di Valmala, ha visto la partecipazione di Dario Peirano presidente dell’Anpi Verzuolo – Valle Varaita, Giorgio Rossi presidente Anpi sezione di Saluzzo e del presidente Anpi provinciale Paolo Allemano.

Con loro alcuni amministratori comunale tra cui:  il sindaco di Busca Marco Gallo con gli assessori buschesi Ezio Donadio e Diego Bressi, i sindaci di Saluzzo Mauro Calderoni; di Melle, Giovanni Fina; con Roberto Ellena di Frassino e l’assessore di Dronero Carlo Giordano.

L’orazione ufficiale, visto la nevicata in corso, anziché dal cippo in ricordo dei partigiani caduti, si è svolta nel santuario ed è stata tenuta da Roberto Pignatta (figlio del partigiano saluzzese Giovanno Egidio, nome di battaglia ‘Lao’)  presidente dell’associazione “Bella Ciao” nata nel 2002, con lo scopo, fra l’altro, di ricordare i partigiani saluzzesi ed i valori a cui essi si ispirarono durante la lotta di Liberazione, con la denominazione originaria di ‘Amici di Walter Botto, ‘Sarel’, che il 6 marzo del 1945 a Valmala fu catturato e poi liberato.

Il legame dell’associazione con questo luogo non può che essere particolarmente significativo e profondo – ha affermato Pignatta -.

Essere qui oggi, a commemorare il sacrificio estremo di Ernesto, Cirillo, Dado, Ercole, Gabri, Giorgio, Ivan, Sander e Ulisse, consumatosi poche settimane prima della fine della guerra, ci richiama tutti a un atto di responsabilità nei loro confronti e in generale nei confronti di chi ha compiuto la scelta di combattere per la libertà.

Responsabilità che si traduce nel far sì che la memoria e la testimonianza della Resistenza e dei partigiani e delle partigiane, si manifestino e si concretizzino in comportamenti e atti coerenti con i valori che spinsero giovani e meno giovani a imbracciare le armi per combattere il nazifascismo e ridare dignità a un Paese umiliato dalla dittatura e dilaniato e immiserito dalla guerra.

Se il fascismo, alla luce dei recenti fatti accaduti, non è morto, ne consegue che nel nostro tempo c’è bisogno di antifascismo, di più, di un nuovo antifascismo e di una resistenza costituzionale”.

Il sindaco di Busca Marco Gallo: “Dobbiamo ricordare le tragedie del passato, cittadini e amministratori insieme, per costruire un futuro di pace e fratellanza. In un mondo pieno di conflitti, la memoria è più importante che mai. Ringrazio chi ha reso possibile questa commemorazione e spero che ci renda più consapevoli e impegnati nella difesa di tolleranza e solidarietà. Solo così il sacrificio di chi ha lottato per la libertà non sarà vano”.

Interviene poi Piero Balbo dell'Anpi di Verzuolo - Valle Varaita:A Valmala 79 anni dopo, a fare memoria dell'eccidio del 6 marzo 1945 si sale sempre, con una spontaneità e naturalezza che ogni anno ci stupisce: è il potere di quei luoghi, piccoli e di provincia, dove si è conquistata con il sangue la libertà di cui godiamo e dove è stata scritta con le scelte di uomini e donne giovanissimi la nostra Costituzione.

Salire a Valmala ci impegna ogni anno a fare di più e meglio la nostra parte: questo presente  sicuramente non è all'altezza dei sogni di Ernesto, Giorgio, Andrea, Tommaso, Pierino, Alessandro, Ivan, Francesco e Biagio.

Sono passati 79 anni ma non vi dimentichiamo e rinnoviamo il nostro impegno”.

Peirano ringrazia: “Il sindaco di Busca Marco Gallo e a tutte le autorità per la loro presenza, a Roberto Pignatta per le parole che ha condiviso con noi, a don Federico Riba per l'accoglienza nel santuario e la sensibilità, agli amici dell'Anpi Saluzzo e a chi salendo anche a piedi non ha voluto mancare. Nemmeno quest'anno”.

I presenti si sono congedati dandosi l’appuntamento al 2025, quando ricorrerà l’80esimo anno dall’eccidio di Valmala per continuare a mantenere viva la memoria della Resistenza e di difendere i valori democratici e antifascisti.

Anna Maria Parola