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Storie di montagna | 10 marzo 2024, 08:00

STORIE DI MONTAGNA/103 Giuliana e le ceramiche fiabesche

“Ho capito che la strada giusta, per distinguermi dagli altri, era fare della ceramica capace di raccontare delle storie”

STORIE DI MONTAGNA/103 Giuliana e le ceramiche fiabesche

Oggi ti faccio entrare in un mondo magico, fatto di favole impresse sulla ceramica, cartelli colorati capaci di rendere unico il tuo giardino, frasi dettate dalle fate e sussurrate tra i fiori colorati. Dietro questa magia c’è Giuliana, la sua grande creatività, la sua storia di mamma e artista che oggi ti voglio raccontare.

Giuliana è originaria di Saluzzo, dopo aver terminato il liceo scientifico, frequenta l’Istituto Europeo del Design a Torino dove si specializza in illustrazione. Finisce gli studi nel 1995 e inizia subito a fare esperienza nel mondo della ceramica in un piccolo paesino montano, Paesana, in Valle Po (CN), presso il laboratorio di Michelangelo Tallone, famoso scultore ceramista, dove resta per un anno. Giuliana ama da sempre la montagna, frequenta fin dalla tenera età la casa dei nonni in Val Varaita a Becetto(CN) e per lei scarponi e zaino sono un accessorio importante, ancora oggi, spesso, è in altura a cercare quiete.

Questa donna dalle mille risorse, fin da bambina, ha sempre avuto una manualità eccezionale, costruendo oggetti con tutti i materiali di scarto che trovava, in lei c’era già un artista, doveva solo crescere.

La ceramica, per Giuliana, diventa il suo nuovo mondo. Un modo per creare e illustrare, utilizzando quindi entrambe le sue passioni. Si sposa nel 1996 e nel 1997 arriva la prima bimba e,nel giro di poco, arriveranno altri 3 figli.

La famiglia Orsi diventa numerosa e anche il lavoro di mamma predomina sulla vita di Giuliana, ma le passioni, se sono vere, non si possono mettere in un cassetto per poi gettare via le chiavi. Questa giovane mamma trova il modo di continuare ad aprire quel cassetto che custodisce tutta la sua creatività.

Abbiamo fatto cinque traslochi, non è stato facile, ma io ho sempre trovato il modo di ritagliare dello spazio per me, per quello che mi piaceva fare con le mie mani!” mi dice Giuliana, mentre chiacchieriamo nel suo laboratorio baciato dal sole, caldo ed accogliente.

Mio marito aveva capito questo mio bisogno, e per dieci anni ho lavorato in una piccola stanza, nella sua azienda, continuando a creare le mie opere. Ho sempre trovato il modo di continuare, perchè non potevo farne a meno. Mentre crescevo i miei figli, e stavo dietro a tutte le loro necessità, avevo un mio posto che mi dava la possibilità di continuare il lavoro che amo!” conclude ricordando il passato.

Giuliana racconta tutto questo ed traspare tutta la sua luce, quella che trasmette nelle sue opere e che le ha dato la forza di continuare sulla sua strada arrivando oggi, dopo molti anni, a fare ciò che le piace in una casa che adora.

Con tanti bimbi piccoli il mondo delle favole è inevitabile che entri nella sua vita, e così inizia per questa donna un viaggio tra i personaggi fantastici e racconti incredibili. Un’avventura che la porta a trovare un modo diverso di fare le sue ceramiche.

Ho capito che la strada giusta, per distinguermi dagli altri, era fare della ceramica capace di raccontare delle storie”, mi dice mentre mi mostra le sue prime opere. “Ho iniziato a fare delle ceramiche illustrative, legate al mondo dell’infanzia, e nascono così i miei personaggi piatti, legati proprio al mondo dell’illustrazione che mi appartiene da sempre!

Entrare nel mondo di Giuliana vuol dire attraversare un mondo fatato, dove i disegni diventano fogli di ceramica, capaci di esprimere allegria e sensazioni magiche. Con il passare del tempo inizia a creare articoli per il giardino, mantenendo sempre il suo stile inconfondibile. Piccoli oggetti che possono rendere un luogo unico e “vivo” e capace di raccontare una storia.

Inizia così a creare “oggetti” particolari: piccole porte per elfi da mettere alla base degli alberi, cappelli per folletti, animali del bosco e scritte per indicare il passaggio delle fate o l’invito a sognare ancora, nomi per le piante dell’orto, frecce e tante altre cose.

Mi sono creata il mio mondo, sono l’unica ad avere questo stile, e giro l’Italia partecipando a molte mostre florovivaistiche! Ci sono voluti parecchi anni, costanza, passione e impegno. Oramai i miei figli sono grandi e io ho trovato il mio equilibrio, mio marito ha sempre creduto in me e,oggi, in una nuova casa con il mio laboratorio, un grande giardino sono felice: non potrei fare altro!

Credo che queste siano le parole che fanno capire tutta la strada che questa piccola grande donna ha fatto,mettendo davanti a sé la famiglia, restando indietro con la sua passione, ma senza abbandonarla per poi far arrivare il suo momento!

Sono certa che sarai curiosa/o di sapere dove si possono trovare le “Ceramiche Fiabesche” di Giuliana. Puoi avere informazioni qui https://leceramichefiabesche.ovh/ oppure sul suo profilo instagram https://www.instagram.com/leceramichefiabesche.

Previo appuntamento si può anche visitare il laboratorio di Giuliana e il suo giardino fiabesco che sono sulla collina di Manta, in provincia di Cuneo.

Gli oggetti che crea sono tutti unici perchè, come giustamente mi dice, oggi per poter vendere ti devi distinguere, devi fare qualcosa di diverso e riconoscibile come tuo.

Sono in ceramica semirefrattaria, cotta due volte, e studiata per l’esterno sopportando anche le temperature più rigide. Ogni pezzo viene dipinto a mano e poi ricotto per fissare la struttura.

Ci sono mattine in cui mi sveglio e ho la mente piena di idee, vado in laboratorio e inizio a creare, così ci sono sempre cose nuove e uniche!” mi dice mentre mi mostra le sue meravigliose opere, ho così la certezza che non potrebbe fare altro!

Sono certa che Giuliana, non avrebbe mai immaginato, da giovane montanara, che un giorno le sue opere sarebbero finite nei locali alpini, invece oggi, molte attività di montagna hanno scelto di avere i suoi oggetti. Spesso, mentre giro per le mie interviste, ne ho visti ed ho chiesto chi fosse l’autore. Sono loro che mi hanno portato a lei e, quindi, andare a cercare la sua storia è stato inevitabile, perché dietro quei pezzi unici sapevo che c’era una grande donna.

Cinzia Dutto

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