Pubblichiamo la lettera del signor Gianluca, operaio 54enne di Busca che vuole ringraziare pubblicamente il reparto di Neurochirurgia del Santa Croce di Cuneo.
"Come un fulmine a ciel sereno, l'8 febbraio scorso purtroppo sono finito in Pronto soccorso a causa di un forte mal di testa e, a questo proposito, devo ringraziare la mia dottoressa di base che ha intuito la serietà della situazione.
Dopo gli accertamenti del caso sono stato ricoverato in Neurologia e poi trasferito in Neurochirurgia. Durante la mia permanenza di circa un mese ho potuto vedere con i miei occhi e constatare sulla mia pelle la grandissima professionalità sia del primario di Neurochirurgia dottor Michele D'Agruma, sia dei suoi collaboratori e di tutto lo staff del reparto (infermieri ed oss) che hanno dimostrato ogni giorno nei confronti miei e di tutti gli altri pazienti un impegno senza limiti ed una collaborazione esemplare tra colleghi.
Sono rimasto ammirato dalla passione e dalla competenza con la quale svolgono il loro lavoro.
Ho subito un complesso intervento chirurgico al cervello con l'asportazione di un ematoma causato da una piccola ciste. Il dottor D'Agruma, oltre alle eccezionali capacità professionali, ha dimostrato molta umanità e delicatezza nell'illustrare a me e alla mia carissima moglie la situazione clinica.
Trascorsi due giorni dall'intervento ho fatto i primi passi e dopo una settimana esatta ho potuto riabbracciare, a casa mia, le mie adorate figlie e la mia Simona. Che cosa desiderare di più?
Voglio rivolgere un doveroso ringraziamento pubblico al dottor D'Agruma, al team dei suoi medici, infermieri e al personale oss del reparto di Neurochirurgia di Cuneo. Tra gli infermieri ho avuto occasione di incontrare Chiara Musso, mai conosciuta prima personalmemente, soltanto di fama, per le sue attività agonistiche nello scialpinismo, passione che condivido anch'io e so con quanto impegno e cuore coltiva questo sport, la stessa passione con la quale porta avanti la sua professione, come pure i suoi colleghi.
Grazie anche al personale del Pronto soccorso, della Neurologia e della Medicina nucleare, a quanti si occupano della preparazione dei pazienti prima dell'ingresso in sala operatoria, dei trasferimenti, senza dimenticare la mensa.
Questa esperienza mi ha ricordato una frase letta in un libro: ci sono persone che emanano una luce più intensa e più pura degli smeraldi verdi purissimi".
Gianluca Bernardi – Busca