“Tenetevi le vostre mimose, vogliamo i diritti e siamo furiose”.
L’8 marzo è una ricorrenza di lotta prima che di festa: è questo il cuore degli slogan intonati dal corteo cittadino che, radunatosi in piazza Michele Ferrero, dalle ore 19 ha sfilato per il centro di Alba fino a piazza Risorgimento, animato dal rumore delle chiavi e dei fischietti con cui a gran voce si rivendicano diritti e maggiori tutele per le donne.
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La giornata internazionale della donna si celebra l’8 marzo ed è talvolta vissuta come una festa commerciale, ma i temi che le molte persone scese in piazza ritengono debbano animare questa ricorrenza non hanno a che fare con fiori e regali. L’8 marzo è un’occasione di sciopero e rivendicazione contro la violenza patriarcale che insidia le vite delle donne, attentandone alla libertà, alla dignità, ai diritti – come avviene sul lavoro – e persino ai corpi e alla vita stessa. Si intende attuare una lotta per il cambiamento culturale e politico, necessario a garantire la parità di genere in ogni ambito della vita e a raggiungere l’obiettivo di poter condurre un’esistenza libera.
Nel nostro Paese la discriminazione di genere dilaga e la violenza non si arresta: stando ai dati raccolti dal Viminale sono 18 le donne uccise in ambito familiare o affettivo dall’inizio di gennaio 2024. In piazza, il sentimento di cordoglio e rabbia è forte nei momenti dedicati alla commemorazione delle vittime di violenza patriarcale.
Sotto il coordinamento del movimento femminista e transfemminista Non Una Di Meno, sono state organizzate in tutta Italia giornate di mobilitazione e sciopero dal lavoro produttivo – la cui forma principale è l’astensione dal lavoro dipendente e salariato – nonché sciopero sociale, dei consumi, contro la guerra e sciopero dai generi, cioè dai ruoli socialmente imposti dagli stereotipi di genere.
L’adesione all’iniziativa è commentata positivamente dalla sezione albese del movimento Non Una di Meno, già sceso in piazza ad Alba a novembre scorso in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in un altro partecipato corteo. Nonostante la pioggia, la città partecipa offrendo un segnale incoraggiante lungo il cammino di acquisizione di spazi di libertà, autonomia, autodeterminazione.
Ricordiamo che per le vittime di violenza e stalking, o per chi ne è testimone, è sempre gratuito e attivo 24 ore su 24 il numero di telefono 1522, che accoglie le richieste di aiuto, consiglio e sostegno con operatrici specializzate. L’accoglienza è disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, farsi, albanese, russo ucraino, portoghese, polacco.