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Attualità | 07 marzo 2024, 13:14

Oltre un milione di euro di danni per il maltempo in Granda, la Provincia fa i conti con carenza di risorse e personale

Il consigliere provinciale Danna: "L'ente svolge un ruolo fondamentale, ma privo di risorse adeguate. Il tema della riforma sembrava prioritario per il Governo mentre oggi sembra sparito dai radar. Ma i problemi restano e vanno affrontati"

La provinciale 251 del Colle dell'Agnello

La provinciale 251 del Colle dell'Agnello

Oltre un milione di euro di danni è cifra che la Provincia ha stimato per i danni che hanno interessato i quattro reparti della Granda, a seguito delle intense precipitazioni che, lo scorso weekend, hanno richiesto anche l'apertura della sala di protezione civile regionale. 

"Molti sono stati gli interventi che nell'ultimo fine settimana la Provincia ha dovuto porre in essere a causa dei vari e diffusi fenomeni di dissesto idrogeologico verificatisi su tutto il nostro territorio a causa delle intense piogge e nevicate che hanno caratterizzato gli scorsi giorni – spiega il consigliere provinciale Pietro Danna (nella foto sotto) -. "Da una prima stima sommaria i 4 reparti della viabilità hanno registrato danni per circa 1,2 milioni di euro, una cifra tutt'altro che contenuta.

Tale importo, tuttavia, rende bene l'idea riguardo agli enormi sforzi che la Provincia deve sostenere, non solo nell'emergenza ma anche nel quotidiano, in relazione alla manutenzione ordinaria delle proprie strade.

In tal senso colgo l'occasione per ringraziare tutti i dipendenti che nelle scorse ore hanno lavorato per garantire la percorribilità delle nostre strade e anche le imprese che con la Provincia collaborano".

 

Sull’ente grava il monitoraggio di oltre 3mila chilometri di strade - da tenere sotto attenzione non solo in caso di emergenza per rischio idrogeologico, ma anche nell'ordinario, garantendone la manutenzione.

"È proprio così – commenta Danna -, si tratta di una funzione fondamentale che le Province sono chiamate a svolgere ma, mi duole dirlo, senza avere adeguate risorse sia dal punto di vista economico che da quello del personale. E la stessa cosa si può tranquillamente affermare anche in relazione all'edilizia scolastica di competenza provinciale.

Quanto alle risorse economiche, per fare alcuni esempi, quest'anno la Provincia di Cuneo sarà chiamata a contribuire alle casse dello Stato con oltre 500mila euro in più rispetto a quanto già ha versato lo scorso anno (circa 19 milioni di euro), mentre se guardiamo ai fondi destinati alle bitumature, nel 2024 ci troviamo a operare con un solo decreto ministeriale dedicato a tali tipi di interventi, conseguendone che avremo circa la metà delle risorse a disposizione rispetto allo scorso anno.

Non mi sembra, per citare uno slogan abbastanza in voga presso alcuni partiti, che questo sia il modo per ridare dignità alle Province".

A tal proposito, quanto pesa il ‘ridimensionamento’ operato sugli enti provinciali dopo la riforma Delrio?

"È ovvio che ha inciso davvero tanto e in negativo – prosegue Danna - in quanto le difficoltà che la Provincia riscontra nel suo agire quotidiano, e quindi in particolare sulla spesa corrente, deriva proprio dalla infelice riforma del 2014.

Tuttavia credo che recriminare sul passato serva ormai a poco, mentre penso che la soluzione sia quella di mettere finalmente mano all'ente Provincia mediante una riforma che attui una revisione delle funzioni fondamentali dell'ente e che, soprattutto, garantisca il trasferimento di maggiori risorse che consentano di svolgere le stesse in modo decoroso. Ovviamente c'è poi l'aspetto elettorale e della forma di governo dell'ente, sul quale è ovvio che il Governo debba intervenire, ma la revisione non deve limitarsi solo a quello.

All'indomani delle elezioni politiche del 2022 sembrava che per il Governo questa fosse una priorità, come testimoniano i tanti interventi in tal senso anche dei rappresentanti locali dei partiti della maggioranza romana. Tuttavia oggi il tema sembra sparito dai radar, mentre per chi è chiamato ad amministrare la Provincia i problemi restano e vanno affrontati quotidianamente".

Arianna Pronestì

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