Attualità - 06 marzo 2024, 15:36

Dronero ricorda Luigi Codolini

Appuntamento domani sera, giovedì 7 marzo, alle ore 21 presso il CineTeatro Iris per una serata che vedrà tra gli ospiti presenti anche la Corale Valle Maira

“Sarà una serata importante - ci dice vicesindaco di Dronero Mauro Arnaudo - l’occasione per ricordare un grande maestro, un uomo di sport che ha fatto tanto per Dronero e la Valle Maira.”

Domani sera, al CineTeatro Iris verrà infatti omaggiata, alle ore 21, la figura di Luigi Codolini.

Era il 1963 quando, insieme a degli amici, fondò l’allora Sci Cai Valle Maira, poi Sci Club Valle Maira, ricoprendo il ruolo di presidente fino al 2001, un anno prima della sua morte. Un vero pilastro Codolini, non solo per quanto riguarda lo sci: di lui,  Dronero ricorda anche l’impegno nell’organizzazione e nella collaborazione per manifestazioni podistiche come la “5 Campanili” nonché nel campo del ciclismo.

“Racconteremo la sua storia - prosegue emozionato Arnaudo - la sua ammirevole dedizione per lo sport e tutti gli insegnamenti che ha trasmesso. Renderemo omaggio ad un uomo che all’agonismo esagerato ha sempre contrapposto gli aspetti sociali e morali per la crescita dell’individuo, concependo lo sport come un momento di maturazione e non di protagonismo.”

Tanti gli ospiti attesi per domani sera: Gian Piero Fissore, co-fondatore con Codolini dello Sci Club Valle Maira, Guido Campana, suo allievo e giornalista di sport, Fortunato Bonelli, prima atleta e poi allenatore dello Sci Club Valle Maira, Aldo Meinero con l’intervento “I campioni della Valle Maira e la nascita della nazionale femminile” e Gabriella Codolini per un ricordo del papà.

Sarà inoltre presente la Corale Alpina Valle Maira, nata nel 1966 a Dronero proprio per volontà di Codolini, sotto la direzione musicale di don Antonio Isaia, sacerdote buschese appassionato di canto. Il primo concerto agli inizi del 1968 e da allora fino ad oggi la Corale ha svolto una media di 15 concerti annuali, in Italia e all’estero. Un repertorio radicato nelle più pure tradizioni popolari delle vallate cuneesi e dei canti alpini, ma altresì proiettato verso gli orizzonti della nuova coralità popolare, cercando di mantenere viva la semplicità di cantare le emozioni delle storie di ieri e di oggi cercando di trasmetterle a chi ascolta.

Beatrice Condorelli