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Politica | 29 febbraio 2024, 14:35

Saluzzo al voto, Peirone: “Rispetto i partiti e ascolto tutti, ma sarò io a guidare la macchina”

Il candidato del centrodestra rompe il silenzio a spiega le modalità con cui è nata la sua candidatura. “Sono un aggregatore non un polemista. Raccolgo continue istanze sul fatto che la città ha perso e sta perdendo colpi. Non progredire significa regredire”

L'avvocato Chiaffredo Peirone, candidato del centrodestra alle comunali saluzzesi

L'avvocato Chiaffredo Peirone, candidato del centrodestra alle comunali saluzzesi

All’indomani della presentazione della candidatura a sindaco di Saluzzo di Franco Demaria da parte della coalizione uscente di maggioranza “Insieme si può” anche il suo probabile competitor indicato dal centrodestra (per quanto non ancora ufficializzato), l’avvocato Chiaffredo Peirone, rompe il silenzio per dire la sua.

“Sono considerazioni, in questo momento, per lo più personali. Il resto – mette le mani avanti l’avvocato – lo diremo nei prossimi giorni nel corso di una conferenza stampa che vedrà la partecipazione dei referenti dei tre partiti di centrodestra”.  

Originario di Revello, paese della bassa valle Po dov’è tuttora residente, sposato con la dottoressa Marcella Mainero, dirigente medico veterinario dell’AslCn1, Peirone è un noto avvocato penalista di Saluzzo, che sta passando l’attività (iniziata a metà degli anni 70) nelle mani del figlio Giovanni.

Un’altra figlia, Benedetta, anche lei avvocato, esercita la professione a Milano. 

È stato presidente dell’Ordine forense per due mandati quando ancora c’era il tribunale a Saluzzo, nel primo decennio degli anni 2000, ed ha avuto incarichi nell’Ordine in ambito nazionale.

Cavaliere della Repubblica, presidente del Lions Club, è stato per circa trent’anni sindaco della Cassa di Risparmio di Saluzzo, ricoprendo anche il ruolo di presidente del collegio dei revisori.

In gioventù, prima di fare l’avvocato, sognava di diventare atleta in virtù dei suoi buoni risultati ottenuti nelle maratone di Torino, Roma, Montecarlo, Reggio Emilia e varie altre nel corso degli anni successivi.

Coltiva tuttora la passione per il podismo e il ciclismo, discipline che pratica ancora con assiduità a 70 anni suonati  

 

Avvocato, vuole raccontarci com’è avvenuta la folgorazione per la politica sulla strada tra Revello e Saluzzo?

“Confesso che avevo tutt’altro nei miei progetti di pensionato, ma a volte succede che uno si senta interpellato per dei ruoli anche difficili - e mi è successo varie volte nell’esercizio della mia professione – e non possa sottrarsi per senso di responsabilità”.

Lei non si è mai occupato direttamente di politica perché questo salto?

“Non mi sono autocandidato. Sono stato contattato dai tre partiti di centrodestra i quali mi hanno detto, per il tramite dei loro referenti, che convergevano unitariamente sul mio nome. Sono stato onorato, ho ringraziato per l’attestazione di stima nei riguardi della mia persona, ma in prima battuta non avevo intenzione di accettare. Poi ho riflettuto insieme alla mia famiglia e, pur percependo la gravità dell’impegno, ho deciso di mettermi in gioco”.

Chi è stato, nello specifico a fungere da tramite?

“Il sindaco di Envie, il geometra Roberto Mellano, commissario locale di Fratelli d’Italia, persona che conosco da tempo per ragioni familiari e col quale ci sono rapporti di amicizia”.

Avrà percepito, immagino, che nella base saluzzese dei tre partiti c’è fermento… . 

“Ho avuto qualche sentore ma sono questioni che devono risolvere i partiti al loro interno. Non tocca a me. Per quanto mi riguarda il clima è sereno”.  

Come intende procedere operativamente?

“La mia agenda in questi giorni è fitta di colloqui. Io mi occuperò della mia lista, i tre partiti delle loro”.

Intende partire lancia in resta all’attacco?

“Mi considero un aggregatore, non un polemista. So di non essere il depositario della verità assoluta però sento lamentele da parte della gente preoccupati del fatto che Saluzzo ha perso e sta perdendo terreno”.

Vuole dettagliare meglio il suo pensiero?

“Per chi, come me, 50 o 60 anni fa arrivava dal “contado”, Saluzzo era considerata  la “nostra” piccola capitale. Oggi, con la perdita di tanti servizi,  non lo è più e in proposito raccolgo segnalazioni ogni giorno. Ma di questo avremo modo di parlarne più avanti quando saranno stati definiti programma e liste. Mi limito per ora a considerare che non progredire vuol dire regredire”.

Avvocato, lei rivendica il suo ruolo civico, ma come farà a garantirselo dal momento che sono stati i partiti ad indicarla?

“Chi mi conosce sa che non sono facilmente manovrabile. Mi è stata garantita piena autonomia operativa e così farò in modo che sia. Massimo rispetto per i partiti. È mia abitudine ascoltare, condividere ma poi si deve decidere. Lo dico senza iattanza ma se mi si chiede di guidare una macchina non cedo il volante ad altri”.

Come sarà composta la sua lista?

“È presto per dirlo. Abbiamo appena cominciato a lavorarci ed è assolutamente aperta. Ci saranno soggetti rappresentativi dei vari ambiti della società saluzzese, candidati sui quali sarò io ad esprimere il gradimento”.

Sulla base di quali elementi si appresta ad affrontare una sfida che credo sappia non sarà facile?

“Con lo spirito sportivo e forte della mia esperienza professionale.

Nello sport così come nelle cause in tribunale si vince ma si può anche perdere. Ovviamente non intendo partecipare alla competizione elettorale per fare testimonianza. La gente di Saluzzo mi ha dato fiducia professionale per oltre mezzo secolo. Auspico me la diano anche come candidato sindaco.

Sono grato a questa città che mi ha offerto tanto, per questo ritengo sia doveroso provare ora a restituire qualcosa in senso civico”.

Avvocato un’ultima curiosità, veda lei se vuole rispondere in senso sportivo o politico. So che con Demaria, candidato del centro-sinistra civico condivide la passione per il podismo. Siete due runner incalliti… . Chi corre più forte? Ha fatto pronostici?

“Diciamo che siamo alla pari”.

Giampaolo Testa

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