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Politica | 27 febbraio 2024, 19:04

Sindaci stanchi, combattuti e dubbiosi, in Langa regna l'incertezza sull'eventualità di ricandidarsi

Sono più di una ventina quelli che "ci stiamo pensando". Non è solo un gioco di strategia, ma riflettere su un ruolo per il quale ci si sente "con tante responsabilità, ma abbandonati"

Sindaci stanchi, combattuti e dubbiosi, in Langa regna l'incertezza sull'eventualità di ricandidarsi

Fare il sindaco è un lavoro complesso. A volte esaltante, a volte logorante, ma sempre impegnativo. In Langa regna l'incertezza: candidarsi o non candidarsi? Il limite al terzo mandato, poi, ha sparigliato ancora di più le carte.

Su oltre una quarantina di primi cittadini in scadenza, almeno la metà ha risposto alla nostra domanda "Farà un nuovo mandato?" con un "Ci sto pensando, non lo so ancora". Un ritornello ripetuto dai primi cittadini di Dogliani, Novello, Serralunga, Verduno, Cissone, Paroldo, Borgomale, Feisoglio, Somano, Bossolasco, Arguello, Rocchetta Belbo. In altri comuni, che non vogliono ancora apparire in nessun elenco, "sperando che qualcuno si faccia avanti per il bene del paese".

Solo in pochi casi sembrerebbe trattarsi di strategia, aspettare i tempi giusti per comunicare alla propria lista il sì ufficiale o l'abbandono per non prestare il fianco agli avversari. Una questione di rispetto, di attesa o di equilibri.

Molti sindaci, in realtà, hanno confidato una certa stanchezza, un logoramento, il confine sottile tra un'esperienza straordinaria e un dispendio quotidiano. Come aveva raccontato Marco Andriano di Roddino: "Pochi sanno che oltre ai sindaci e agli assessori facciamo anche i cantonieri, i preti e gli assistenti sociali". Un discorso simile a quello di Ettore Secco, che pure vorrebbe ricandidarsi a Bosia: "Spesso esco in macchina con la pala e gli stivali, ci fosse qualche problema ai tombini, sono pronto".

Essere in prima linea logora anche chi sta intorno e, a volte, porta a vedere le cose sotto un'altra luce. "In certi momenti della vita bisogna capire quali sono le priorità, poi sedersi con la famiglia e discutere sul proprio futuro", aveva confidato Sergio Moscone, primo cittadino di Serralunga.

Il ritornello scandito da persone diverse, ma con le stesse intonazioni, riguarda anche "l'eccessiva responsabilità, che a volte coincide col sentirsi completamente abbandonati".

"Burocrazia", un'altra parola che fa irrigidire. "A volte sembra insormontabile e senti di essere lasciato indietro, mentre abbiamo mille cose da fare", afferma Franco Grosso, sindaco di Bossolasco. A volte va tutto troppo veloce e fermarsi a pensare sembra quasi dimostrare di non essere efficienti. "Non stiamo pensando a giugno, siamo concentrati sulle scadenze e sui progetti da portare a termine", la risposta di Roberto Passone e di Ugo Arnulfo, sindaci di Novello e Dogliani su un loro ipotetico bis.

In questa incertezza, che si diraderà con il passare dei giorni, può non bastare neanche la volontà. Biagina Cartosio, sindaca di Belvedere Langhe è pronta a ricandidarsi, ma: "mi mancano dei nomi per comporre la lista, sembra che tutti siano troppo impegnati, dagli anziani ai giovani, speriamo che tra un po' cambino le cose".

Fare il sindaco è un incarico complesso. E una delle risposte più gettonate alla domanda, che sembra essere la classica da un milione di dollari, "Si ricandiderà?" resta: "Può farmi un'altra domanda?”.

Daniele Vaira

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