Gabriele e Andrea Ledda, rispettivamente 38 e 48 anni, il prossimo martedì 27 febbraio partiranno a bordo di una Fiat Panda del 1999 per raggiungere Almeria e, da lì, il Marocco, per il loro primo Panda Raid, un rally amatoriale su lunga distanza dove la resistenza e lo spirito di adattamento sono due componenti essenziali.
Sono di Vignolo. Gabriele è un artigiano mobiliere, Andrea è un agente di polizia penitenziaria. Vivranno questa avventura insieme, pilota e navigatore, unico equipaggio della provincia di Cuneo. "Per noi sarà un'occasione per passare del tempo insieme", spiega Gabriele.
A preparare l'auto, dal punto di vista meccanico, è stato Manuel Aime, meccanico di Cervasca con alle spalle già diverse edizioni della gara che si snoda fra le piste del deserto marocchino, in autonomia e senza strumenti di navigazione. Nell'edizione del 2021, assieme ad Aldo Bono, Aime aveva chiuso la gara al terzo posto assoluto.
Ai due fratelli Ledda, oltre ad ver preparato la macchina, ha dato tanti consigli, ma uno in particolare: godersi l'avventura, perché di questo si tratta.
Un'edizione, questa sedicesima, con tante novità, a partire dal traguardo, che non sarà più a Marrakech. Sei tappe, da Almeria a Mehdia, sull'Atlantico, percorrendo circa due mila chilometri tra dune, spazi aperti e incredibili cieli stellati, senza comodità e confort, ma riscoprendo il contatto con la natura sconfinata, a bordo di una macchina senza tempo.
Gabriele e Andrea sono pronti: in macchina hanno già caricato pneumatici, taniche, viveri, abbigliamento tecnico e, soprattutto, tutto l'entusiasmo con il quale vivranno questo viaggio.