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Eventi | 23 febbraio 2024, 19:41

Spettacolo nel cielo, è in arrivo la Luna Piena della Neve

Brillerà sabato 24 febbraio. Significato, riti e leggende del plenilunio di febbraio

Luna Piena della Neve, vista dal pittore braidese Franco Gotta

Luna Piena della Neve, vista dal pittore braidese Franco Gotta

Occhi puntati al cielo nella serata di domani, sabato 24 febbraio, per ammirare la Luna Piena della Neve, così chiamata dai Dakota per omaggiare le grandi nevicate del mese.

È la seconda Luna piena dell’anno e raggiungerà il massimo alle 13.30 (ora italiana), secondo quanto riporta l’Unione Astrofili Italiani (UAI), ma il momento migliore della giornata per godere della sua pienezza rimane quello dopo il tramonto.

Il tempo dovrebbe essere clemente, quindi non dovrebbero esserci problemi nell’osservarla ad occhio nudo. In ogni caso, il disco della Luna darà spettacolo per almeno un paio di giorni.

Ecco tutto quello che c’è da sapere per non perdersi la magia.

Cos’è il plenilunio?

Il plenilunio è quella fase della Luna nella quale l’emisfero lunare rivolto verso la Terra è completamente illuminato dal Sole ed interamente visibile dalla Terra. In quel momento la Luna si trova in opposizione rispetto al Sole. Parliamo in questo caso di Luna piena, perché il satellite ci appare dalla Terra interamente illuminato, senza parti in ombra.

Dalla Terra è un vero spettacolo, perché il satellite terrestre risulta molto luminoso; se ci si trova lontani dalle città e da zone illuminate, il chiarore generato dalla Luna piena consente di guardare intorno senza usare torce o luci artificiali. Se ci si trova in zone urbane, specie quando la Luna piena si trova all’orizzonte l’emozione è assicurata, perché il disco lunare dà l’impressione di essere enorme.

Luna Piena della Neve: perché si chiama così

Come sempre, la risposta è da ricercare nelle tradizioni dei nativi americani ed in particolare delle tribù del Nord e dell’Est del Paese, che scandivano lo scorrere del tempo, dei mesi e delle stagioni, basandosi sul ciclo delle fasi lunari.

Come ricorda The Old Farmer’s Almanac, infatti, in queste zone degli Stati Uniti febbraio è per eccellenza il mese delle nevicate più intense e abbondanti, tanto che pure l’esploratore Jonathan Carver, visitando il Dakota intorno al 1760, scrisse che l’appellativo Luna della Neve era giustificato dal fatto che «In questo mese le quantità di neve sono maggiori rispetto a qualsiasi altro mese invernale».

Altri nomi della Luna piena di febbraio

Per i nativi il secondo plenilunio dell’anno era legato agli alberi che si spezzavano per il freddo e al rito di sedersi spalla a spalla al fuoco per riscaldarsi.

La tribù Cherokee la chiamava Luna Ossuta, perché si rosicchiavano le ossa degli animali cucinati fino a succhiarne il midollo. È anche conosciuta come la Luna della Fame e la Luna della Piccola Carestia, proprio per la difficoltà di reperire il cibo nel cuore dell’inverno.

Tra gli altri appellativi noti del plenilunio di febbraio troviamo anche Luna dell’Orso Nero (Tlingit), Luna del Procione (un altro nome usato dai Dakota), Luna dell’Aquila Calva, Luna della Marmotta (Algonchini), Luna dell’Oca (Haida). E ancora Luna della Tempesta.

Usanze positive

Non tutte le culture le attribuiscono un significato legato al freddo e alla morte. La tribù Hopi la nomina Luna della Purificazione e del Rinnovamento. In Cina la chiamavano Luna che sboccia e l’associano a nuovi inizi, perché cade nel mese del Capodanno. In Oriente è la Luna in Erba e viene celebrata con l’accensione di falò, si lanciano lanterne in cielo, ammirandone lo splendore e mangiando riso dolce. I Celti la chiamavano Luna di Ghiaccio per la sua incredibile lucentezza.

In Corea si va in montagna nonostante il freddo, si aspetta il sorgere della Luna piena e, secondo la leggenda, chi lo fa realizzerà il suo desiderio più caro. Nell’emisfero sud è chiamata invece Luna del Grano, Luna dell’Orzo, Luna Rossa, Luna del Cane.

Non perdiamo quindi questo spettacolo, così bello, ma anche così carico di significato.

Leggende

La Luna piena di febbraio è stata spesso al centro di riti propiziatori, volti a invocare la fine dell’inverno e l’avvicinamento della primavera. In alcune tradizioni pagane, come quella celtica, questa Luna piena è associata alla festa di Imbolc, che celebra il risveglio della terra e la rinascita della vita. Le celebrazioni includono l’accensione di fuochi, la purificazione delle case e il seminare simbolico di semi, per stimolare la fertilità della terra e degli spiriti.

Riti legati alla Luna piena di febbraio

Siamo ancora in inverno, la natura riposa, ma le giornate sono già più lunghe, si schiudono le prime gemme. Spuntano i meravigliosi bucaneve, il risveglio sta iniziando.

Questo è il momento di pensare ai progetti che si svilupperanno nei prossimi mesi. Sono consigliati rituali di purificazione spirituale, fisica (diete, cure disintossicanti), mentale (meditazione, dare l’addio alle cattive abitudini).

Per favorire un rinnovamento si fa un bagno caldo al lume di candela con oli essenziali di arancia o lavanda per riscaldarsi ed eliminare ciò che ci ha afflitto durante l’inverno. Che benessere!

Silvia Gullino

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