Brutto episodio, ieri, presso la succursale del Liceo classico e scrintifico di Cuneo, in via Massimo D'Azeglio. La cosa è stata confermata anche da alcuni docenti.
Alcuni studenti, nella mattinata, hanno affisso uno striscione con la frase “STOP AL GENOCIDIO”, sulla facciata della scuola. Un professore, dopo essersene accorto, così come evidenzia in una lettera l'Unione degli Studenti, non solo lo avrebbe tolto, ma "ha scelto di lanciarlo, buttarlo, trattare in maniera irrispettosa il personale ATA e minacciare chi ha avuto l'idea di esprimere tale pensiero e accusando gli studenti di essere degli antisemiti".
Nella lettera, viene evidenziato come sia "inaccettabile che una figura istituzionale, tenuta a formare le menti, si renda responsabile di un tale gesto, soprattutto visto che la scuola ha, o dovrebbe avere, come unico obiettivo quello di renderci cittadini civili in una società libera, rispettando chiunque in qualunque contesto.Le azioni dell'insegnante trascendono il singolo atto e si traducono invece nell'ennesima dimostrazione di violenza, repressione e censura".
Concludono: "Come Unione degli Studenti ci uniamo agli studenti dell'istituto Peano Pellico e ci troviamo ad essere d'accordo sull'assolutamente inaccettabile condotta del professore e l'ennesima dimostrazione da parte dei professori e delle scuole del loro mettere a tacere il nostro dissenso e le nostre opinioni".
Molti degli alunni della scuola vogliono che quello striscione ci sia ed è stato lanciato un sondaggio con il quale si chiede di rispondere se si è d'accordo, o meno, con l'affissione sulla facciata della scuola.
La mobilitazione degli studenti intanto non si ferma perché in molti stanno preparando dei cartelli da appendersi addosso, in modo che nessuno possa contestare l'affissione non autorizzata di striscioni su luogo pubblico.