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Al Direttore | 21 febbraio 2024, 07:57

Ancora sulla Saluzzo Airasca: "L'utenza era scarsa? Colpa dei troppi bus"

Ci scrive il signor Michele Massaro: "Non confondiamo l'utenza con la domanda come fanno i politici "

Ancora sulla Saluzzo Airasca: "L'utenza era scarsa? Colpa dei troppi bus"

Riceviamo e pubblichiamo:

Egregio direttore,

non vorrei alimentare una polemica ma suggerire una riflessione a chi è contro il treno.

La linea in oggetto età poco trafficata perché c'erano un sacco di bus a fare concorrenza che peraltro non attraversavano gli abitati di Nichelino, Candiolo e None ma transitavano da Stupinigi e poi 10Km nel nulla boschivo fino alla Fiat di None e la Skf di Airasca.

Andavano soppressi o spostati sulle valli Po, Maira e Varaita da Saluzzo e Busca in coincidenza con i treni. Sulla velocità bastava investire, il tracciato era Abbastanza rettilineo e pianeggiante quindi senza problemi orografici.

Si poteva arrivare a 135 Km/h come sulla Torino-Pinerolo. Serviva un armamento adeguato e l'elettrificazione fino a Cuneo. Andava Interfacciata meglio con le aree industriali.

Non confondiamo l'utenza con la domanda come fanno i politici (Cirio e Gabusi in testa).

Per trasformare la domanda in utenza occorre una buona offerta e tempi di percorrenza adeguati. Lo dimostra la AV. Quando si investe velocizzando una linea e aumentando il numero dei treni, aumenta l'utenza che abbandona la gomma per il ferro.

I treni locali vanno intesi anche come complementari alla lunga percorrenza e non solo per i pendolari e studenti che hanno modificato molto abitudini e necessità. 

Michele Massaro 

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