Il mondo della finanza e della fiscalità evolve continuamente, portando con sé modifiche e aggiornamenti che possono influenzare la pianificazione finanziaria e fiscale di imprese e individui. Tra questi cambiamenti, il 2024 segna un anno di decisa rinnovazione in termini di scadenze fiscali.
Il Decreto di Semplificazione degli Adempimenti ha introdotto variazioni sostanziali nel calendario fiscale, con l'obiettivo di alleggerire la complessità dei processi fiscali e facilitare il rispetto delle scadenze da parte dei contribuenti. Queste modifiche comprendono nuove date di presentazione delle dichiarazioni dei redditi e l’introduzione di una nuova scadenza a dicembre. Ma quali sono queste trasformazioni in dettaglio? E quali implicazioni ci sono per i contribuenti che per le imprese?
Le novità tra le scadenze del 2024
Il prossimo anno sarà contrassegnato da importanti cambiamenti nel calendario fiscale, aggiornamenti che sono il risultato di varie modifiche introdotte nell'ultimo periodo del 2023, e che sono ispirati dal desiderio di semplificare e consolidare le scadenze fiscali esistenti. L'intento principale è quello di ridurre il carico amministrativo, facilitando il rispetto degli adempimenti e dei pagamenti annuali da parte dei contribuenti.Due sono le modifiche di rilievo: il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi, spostato dal 30 novembre al 30 settembre, e l’introduzione di un'ulteriore scadenza a dicembre per il saldo e l'acconto delle imposte derivanti da dichiarazioni dei redditi e Irap.
Sarà anche sospeso l'invio di compliance e avvisi bonari durante i mesi di agosto e dicembre, un altro passo verso la semplificazione e miglior gestione delle scadenze. Per questo motivo, può essere utile affidarsi ad un servizio di consulenza fiscale, come quello proposto dalla Consulting company Soluzione Tasse.
Cosa cambia per il 2024
Gli inizi dal gennaio 2024 segnano il passaggio alla fatturazione elettronica per i soggetti operanti in regime forfettario; lo stesso mese concede la possibilità di assegnare ai dipendenti benefit annuali per un massimo di 1.000 euro. Il 16 gennaio costituisce un momento cruciale, diventando la scadenza del secondo acconto Irpef per certi contribuenti, con l'opzione di rateizzare il pagamento. Le comunicazioni riguardanti i dati delle spese sanitarie del secondo semestre 2023 devono invece essere inviate entro il 31 gennaio.Punti salienti dei mesi successivi includono le scadenze per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell'Irap, fissate rispettivamente per il 30 settembre e il 30 novembre. Infine, il 16 dicembre è il termine per il versamento dell'Iva periodica e delle ritenute di importo minimo non versate in corso d'anno, oltre a rappresentare la scadenza per l'ulteriore rata delle imposte a saldo e acconto derivanti dalle dichiarazioni dei redditi e Irap.
C'è tuttavia un aspetto da non trascurare: l'unico vero stravolgimento ha riguardato l'Irpef, l'imposta sulle persone fisiche. Questa subisce una modifica degli scaglioni di reddito, che porta alla conseguente riduzione della tassazione soprattutto per i redditi medio-bassi. Al contrario, le imprese si trovano ad affrontare, anche per il 2024, una tassazione già estremamente pesante.
Quali sono le implicazioni per le imprese?
Sebbene il 2024 segni un anno di evoluzione significativa per le scadenze fiscali, le esigenze delle imprese non sembrano subire cambiamenti sostanziali; nonostante le aspettative di una riduzione delle tasse come risultato della Riforma Fiscale, questa cambiamento non si è materializzato.In particolare, le piccole e medie imprese dovranno affrontare gli stessi livelli di tassazione del 2023, anno in cui, secondo l’Ufficio studi dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre, i contribuenti italiani ”fedeli” al fisco hanno subito una pressione fiscale reale del 47,4% (in aumento di 5 punti rispetto al dato ufficiale del 2022).
Questa analisi evidenzia l'importanza dell'attenzione e della pianificazione fiscale accurata. Anche se il quadro fiscale resta in gran parte inalterato per le imprese, la natura dettagliata delle nuove scadenze fiscali impone una nuova strategia di gestione e pianificazione fiscale per affrontare efficacemente l'anno 2024.