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Attualità | 18 febbraio 2024, 18:25

Sul Cuneo-Ventimiglia il bagno è out e il treno si ferma a Robilante per permettere ai passeggeri di scendere e andare ai servizi

È successo sul Regionale 22957 in partenza da Cuneo alle 17.15. Effettuata una prima sosta a Borgo san Dalmazzo e appurato che in stazione i servizi erano chiusi, visto che a Robilante c'era la disponibilità ha arrestato il convoglio due fermate dopo

Sul Cuneo-Ventimiglia il bagno è out e il treno si ferma a Robilante per permettere ai passeggeri di scendere e andare ai servizi

Mentre si avvicina la data del 2 aprile, giorno in cui scatterà il semaforo verde per la quarta coppia di treni sulla Cuneo-Ventimiglia, si moltiplicano le segnalazioni di disservizio sulla tratta verso il mare.

L'ultima è di pochi minuti fa, quando il Regionale 22957 delle 17.15 Cuneo-Ventimiglia, già partito in ritardo dalla stazione del capoluogo di tre minuti, ha dovuto effettuare un'incredibile sosta imprevista alla stazione di Robilante per permettere ad una decina di persone di andare in bagno.

Sul convoglio era presente un unico bagno e non funzionava. A questo punto il macchinista ha fatto una prima sosta a Borgo San Dalmazzo, ma anche in stazione i servizi erano chiusi. A questo punto il capotreno si è informato e ha scoperto che a Robilante i WC erano disponibili: di qui la decisione del macchinista di effettuare l'inattesa sosta per permettere ai passeggeri di espletare i loro bisogni corporali. 

Il regionale è ripartito alla volta della Liguria con 10 minuti di ritardo.

"A questo punto sarà il caso di consigliare a tutti i passeggeri della linea di avere insieme al titolo di viaggio o un "pappagallo " o una "padella" - dice sarcasticamente Valter Cavallo del Comitato Amici della Ferrovia Cuneo-Nizzaper evitare che il treno debba perdere minuti per evitare che i passeggeri debbano espletare le normali funzioni nelle stazioni dove non sempre i wc sono funzionanti"."

"E dotare il treno anche di una tenda-separé spostabile per garantire la riservatezza - rincara la dose l'ing. Marco Galfrè, uno dei massimi esperti del settore ferroviario in provincia di Cuneo - Mi pare di ricordare che Tomasi di Lampedusa abbia scritto che a metà Ottocento quando (bambino) con la famiglia andava in vacanza nella casa all'interno della Sicilia con il treno portassero un vaso per i bisogni fisiologici dei viaggiatori...".

Cesare Mandrile

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