Non c'erano Andreopoulos, out per una distorsione alla caviglia procuratasi nell'allenamento di sabato (nulla di grave), non c'era Cioffi, tenuto lontano da un'influenza, ma Cuneo non ha battuto ciglio e ha fatto sul serio.
La squadra di Matteo Battocchio ha giocato la classica partita perfetta, annichilendo letteralmente gli avversari della Delta Group Porto Viro per 3-0 (25-18/25-17/25-21).
Non c'è stata storia, Cuneo ha dominato in ogni fondamentale: a partire dal servizio, nel quale ha distanziato gli avversari con un sonoro 9-3, poi con il muro fondamentale nel quale i ragazzi di Battocchio hanno chiuso la contesa a proprio favore per 7-2.
Con questi due numeri non poteva che funzionare a meraviglia anche l'attacco, davvero siderale: 53% di squadra (37% per Porto Viro) con Mattia Gottardo che ha fatto fuoco e fiamme. Il giovane schiacciatore si è in pratica intascato da solo il primo set ed alla fine è stato meritatamente insignito del premio di Mvp dell'incontro con i suoi10 punti dei quali 7 in attacco (54%, 1 muro e due battute vincenti.
Stregato anche il danese Mads Jensen, best scorer dell'incontro con 17 punti totali
Grande la partecipazione di pubblico del Match Day GMG: sono stati quasi 1800 gli spettatori sugli spalti del palazzetto che hanno spinto con un grandissimo tifo Botto e compagni verso questo successo
IL MATCH
Parte bene Porto Viro che va sull'1-3, muro di Garnica, ma Cuneo pareggia all'istante restituendo il favore con il block di Codarin poi effettua il sorpasso sull'errore in attacco di Sette (4-3). Fase di studio delle due squadre interrotta dal doppio ace di Jensen che consegna il break a Cuneo sul 9-6, poi Gottardo tocca il mani e fuori del 10-6 ed a questo punto coach Morato ferma il gioco per il suo primo time out. Si riprende a giocare, ancora a segno Gottardo con un diagonale vincente (11-6), poi la squadra di Battocchio incrementa ulteriormente il vantaggio sulla palla messa out da Barotto (12-7). Arrivano anche un ace di Gottardo ed il muro di Botto e siamo 15-7 per la Puliservice, vantaggio che scappa sul +9 (20-11) con il quarto punto diretto dalla linea di fondo cuneese (Botto). Il set è ormai saldamente nelle mani dei padroni di casa, che arrivano al set ball con la schiacciata di Botto (24-15) e chiudono al terzo tentativo, 25-18, con Jensen.
Grandi numeri per Gottardo che attacca con l'80% di positività e mette a segno un ace (4-0 il confronto di squadra nel fondamentale) con 2 muri cuneesi a fronte di 1 dei veneti.
Arriva ancora dal servizio il break per Cuneo nel secondo set: 7-3, doppia battuta vincente di Codarin e successiva palla messa out da Barotto. Time out per Morato, ma Porto Viro è ancora fallosa, stavolta con l'attacco al centro messo fuori da Barone (10-5) ed i veneti vengono puniti dal secondo ace personale di Gottardo e dalla botta in diagonale di Botto: siamo 12-5 ed al coach veneto non resta che chiamare il secondo time out. Nulla da fare: Gottardo picchia ancora forte e Sottile gioca sulle mani del muro avversario per il 13-5. Porto Viro prova a rialzare la testa con il turno in battuta di Garnica: il palleggiatore mette a segno due punti dlla linea di fondo e riduce lo svantaggio sul 18-13, ma dall'altra parte della rete risponde Jensen e con la botta del 20-13 affossa anche le speranze di rimonta avversarie: muro di Volpato (21-13), un altro di Sottile per il set ball sul 25-14 e sigillo per Botto (25-17).
Siderale la differenza in attacco in questo set per Cuneo, che chiude con uno strepitoso 75% corale (43% Porto Viro) con Jensen che segna il personale 80%. Tre muri a 0 in confronto, con 4 battute vincenti della squadra piemontese a fronte delle 2 messe a segno da quella di Morato.
Terzo set, se vuol continuare a sperare Porto Viro deve reagire e lo fa con Sette che trova il vantaggio 3-5, ma subito dopo arriva anche uno strepitoso muro a uno di Gottardo su Barbotto per la parità, 5-5. Ora però è battaglia vera, le squadre giocano alla pari, punto a punto, fino alla parte calda del set. È il servizio a decidere le sorti del match: il 20-18 arriva ancora su un ace cuneese (Botto), così come il 23-20 messo a terra da Jensen. Poi c'è il match ball ad opera di Gottardo (24-21) ed il sigillo sulla partita lo mette Botto con un mani e fuori (25-21).