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Attualità | 17 febbraio 2024, 07:11

La casa di reclusione Montalto di Alba. "Bisogna capire che detenuti accoglierà e prepararsi"

Bruno Mellano, garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione, invita a non aspettare la fine dei lavori per riorganizzare la struttura

L'ingresso del "Giuseppe Montalto" di Alba

L'ingresso del "Giuseppe Montalto" di Alba

La casa di reclusione “G. Montalto” di Alba torna essere centrale nel dibattito: il sindaco Carlo Bo ha incontrato il nuovo direttore Nicola Pangallo, mentre i lavori di risanamento e ristrutturazione dovrebbero concludersi in meno di un anno secondo le comunicazioni del Ministero.

Sul futuro della struttura è intervenuto anche Bruno Mellano, garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte. "Nel 2025 sarò ancora garante e vigilerò sulla situazione. Credo sia importante iniziare a ragionare sulla prospettiva che avrà la struttura, dopo la riapertura. Sono decisioni che dipendono da Roma, ma su cui bisogna iniziare a fare dei ragionamenti. Un conto è avere 40 detenuti come adesso, un conto 240. Il target dei detenuti non è una materia marginale e determina delle scelte e anche delle conseguenze".

Il suo invito è quello di non rimanere in balia degli eventi o delle decisioni nazionali: "Bisogna cominciare a ragionare in prospettiva sapendo che per esempio uno dei problemi che abbiamo in Piemonte è il sovraffollamento delle case circondariali. Per cui è molto probabile che ad Alba verrà istituita una struttura con detenuti con pene medio brevi anche perché questo permetterebbe una vicinanza con i tribunali".

 

Daniele Vaira

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