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Attualità | 13 febbraio 2024, 15:36

Roddi, i cittadini dicono no all'antenna per il 5G

Durante l'incontro voluto dal sindaco Roberto Davico è nato un comitato che si impegnerà in una raccolta firme e organizzerà diverse iniziative

Veduta di Roddi (foto Unione dei comuni di Langa)

Veduta di Roddi (foto Unione dei comuni di Langa)

Un no convinto e determinato. È quello espresso dalla cittadinanza di Roddi di fronte all'ipotesi dell'installazione di un'antenna 5G, come da richiesta della società Inwit per portare avanti il piano nazionale che vedeva il comune langarolo tra quelli interessati.

Il rifiuto è avvenuto durante un'assemblea pubblica organizzata dal sindaco Roberto Davico: "Si è trattato di un momento di grande espressione democratica e di sensibilità civica. Come Amministrazione non possiamo che farci carico delle rimostranze espresse dai cittadini e segnaleremo la nostra posizione alla società appaltante. Le preoccupazioni sono legate alla salute, e alle possibili conseguenze delle radiazioni di una tale tecnologia, ma anche al possibile impatto paesaggistico di una struttura di 32 metri che dovrebbe sorgere nella piazzetta adiacente al castello. Siamo la porta delle Langhe, territorio Unesco ed è giusto cercare di tutelare il nostro territorio. Vigileremo anche su eventuali offerte fatte ai privati per utilizzare i loro terreni a tale scopo".

Nella stessa serata è nato un comitato apolitico che si muoverà per proporre delle iniziative contro la proposta del 5G, iniziando con una petizione online che ha superato le 430 firme.

 

LA MINORANZA ALL'ATTACCO

Sul tema arriva intanto il commento della minoranza consiliare, con una nota a firma di Gianni Garabello e Mauro Cane. "Il sindaco – vi si legge – ha dimostrato la sua debolezza. Non gli è bastato il supporto dalle parole lette dal consulente-ingegnere che ha esposto argomenti e riferimenti normativi e dati pro antenna 5G, citando più volte 'se andate su Internet...', per poter far valere un sì. I presenti, convocati in riunione pubblica, han fatto squadra. Hanno dibattuto ragionevolmente. Han citato fonti autorevoli, dati. Han posto quesiti. Non hanno ricevuto risposte. Han riposto gli stessi quesiti. Non hanno riavuto risposte. Sono stati applauditi gli interventi dalla platea. Non sono stati condivisi i discorsi e le parole di presentazione di chi era seduto alla cattedra. La popolazione presente era unita. Il sindaco ha dovuto quindi dire di 'no'. Ha dovuto, rivolgendosi alla giunta chiedendole consenso, di appoggiare la sua promessa di dire 'no' a quando è stato chiesto, a quel comunicato letto tramite il quale non si vuole nessun tipo di antenna. Né lungo il Tanaro, né a ridosso dell’autostrada, né sulle colline. Né su terreni comunali, tantomeno su quelli dei privati. Alla fine è stata data ragione a chi ha scelto Roddi per viverci. A chi non ne fa una questione di soldi, ma di salute e di tutela sia del paesaggio sia del paese. A coloro che, durante la pandemia, hanno saputo vivere anche senza il 5G. Facendo fronte comune, abbiamo dato risposta a tanti punti oscuri e dubbiosi; le richieste hanno avuto quel seguito prefissato".

d.v.

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