Ad una settimana dalla grande manifestazione di Cuneo, organizzata per sabato 24 febbraio e in un contesto che, a partire dalle discussioni intorno ad alcuni messaggi lanciati sul palco dell'Ariston, sta animando social, TV e giornali, anche la città di Fossano, grazie all'organizzazione del Coordinamento Pace e Giustizia, vedrà un proprio presidio nel cuore del centro storico e a due passi dalle sedi istituzionali del municipio e del vescovado, in piazzetta Manfredi.
Sabato 17 febbraio alle ore 17,30 infatti il coordinamento invita tutti i cittadini che sostengono la via della diplomazia e del dialogo per la soluzione dei gravi conflitti internazionali attuali, a farsi partecipi dell'appello a sostegno delle popolazioni martoriate dalle guerre, in Palestina e in Ucraina, ma non solo.
Questo l'appello delle associazioni aderenti: "A due anni dall’invasione Russa in Ucraina sono incrementati gli scenari di guerra e la corsa agli armamenti mentre non vengono sostenuti gli sforzi per arrivare a un accordo di pace.
In Palestina, dopo l’attacco portato da Hamas contro inermi civili israeliani, la risposta del Governo e dell’esercito israeliano non è più tollerabile.
In ogni guerra le vere vittime sono i civili e per loro non possiamo che lavorare insieme per costruire una società pacifica e non violenta, in cui i conflitti siano affrontati con gli strumenti della diplomazia e in rispetto degli organismi internazionali
Il Coordinamento Pace e Giustizia di Fossano a sostegno della mobilitazione nazionale per il cessate il fuoco in Palestina e Ucraina del 24 febbraio e del movimento Donne in cammino per la pace, invita i fossanesi al presidio di sabato 17 febbraio alle 17,30 in piazza Manfredi per dare il nostro sostegno a tutte le popolazioni vittime della “guerra”.
Per dare un segnale ancora più di rottura i cartelli per il cessate il fuoco verranno portati da sole figure femminili, mentre l'invito ad esserci è ovviamente rivolto a tutti.
Fanno parte del Coordinamento fossanese diverse sigle associative: ACLI, ANOLF, ANPI, ARCI, Caritas, CGIL, CISL FNP, Emergency, Papa Giovanni XXIII, SPI CGIL.