Politica - 13 febbraio 2024, 16:07

Roma, dopo sette giorni si ferma lo sciopero della fame del cuneese Filippo Blengino

Il tesoriere di Radicali Italiani, in lotta per denunciare la situazione nelle carceri italiane: "Spiraglio di dialogo col governo"

La protesta di Blengino davanti a Montecitorio

“Questa mattina ho sospeso lo sciopero della fame che avevo annunciato davanti alla Camera dei deputati mercoledì scorso, aderendo al grande Satyagraha promosso da Nessuno Tocchi Caino. L’ho fatto perché in questi giorni si è aperto uno spiraglio di dialogo con la maggioranza di Governo sull’emergenza carcere”.


Ad annunciarlo in una nota il cuneese Filippo Blengino, neoeletto tesoriere nazionale di Radicali Italiani.

“La situazione oggi è fuori controllo - prosegue -. Ieri, si è consumato l’ennesimo dramma: un uomo recluso a Terni si è impiccato. È la diciottesima vittima da inizio 2024, uno scempio che qualifica lo stato di deterioramento in cui versa il sistema carcerario italiano anche a causa del problema del sovraffollamento. Davanti a una situazione così allarmante, noi radicali continuiamo a ritenere che servano provvedimenti per ridurre la popolazione carceraria, incardinati in una prospettiva di riforma complessiva di un sistema che ha fallito nel suo principale intento: la 'rieducazione'. Per questi motivi Radicali Italiani non si fermerà nelle sue battaglie per il rispetto della dignità delle persone recluse. Tramite la nostra campagna 'Devi Vedere', continueremo a entrare in carcere insieme ai tanti cittadini che vogliono toccare con mano un luogo lontano dagli stereotipi offerti da cinema e serie tv, nel quale risiede un’umanità calpestata e dimenticata”, conclude.

Redazione