“Attualmente la squadra è a tre punti da vertice e, assieme a una manciata di altre, si giocherà questo campionato fino alla fine così come ha fatto negli ultimi anni. Per fare valutazioni sull’operato della società avrei aspettato la conclusione”.
Parole dure ma chiare quelle dell’assessore cuneese allo Sport Valter Fantino, che commenta – a qualche giorno di distanza dalla sua pubblicazione, anche sul nostro giornale – la lettera con cui i tifosi dell’AC Cuneo 1905, Fedelissimi e Curva Nord Cuneo, hanno annunciato l’intenzione di non partecipare più alle trasferte della squadra.
I tifosi “chiedono di più”
“La decisione, che trova gran parte dei tifosi uniti, nasce dalla differente visione con la società” scrivono i rappresentanti delle due tifoserie.
“Nell’incontro avuto col presidente Bernardi abbiamo esposto il nostro punto di vista: non ci ritroviamo nella categoria e troviamo sia lecito chiedere di più, sempre tenendo in forte considerazione il passato e le difficoltà economiche che si possono incontrare”.
Proprio nella giornata di oggi (lunedì 12 febbraio) il presidente Mauro Bernardi ha risposto alle loro istanze con un comunicato ufficiale.
Fantino: “L’attenzione al bilancio è un pro, non un contro”
L’assessore Fantino – tifoso lui in prima persona – comprende le ragioni dei tifosi e le rispetta: “Il tifoso vorrebbe la squadra al massimo ma ritengo che la società attuale stia facendo il possibile – ha detto, raggiunto al telefono per un commento - : la squadra è un gruppo vero, che merita di giocarsi le proprie chance sentendo di avere tutto il sostegno necessario”.
“Stiamo ancora tutti pagando il prezzo del fallimento precedente, una realtà sì passata ma da non dimenticare – prosegue Fantino - : gli anni della serie C saranno anche stati bellissimi ma ‘l’effetto fallimento’ ancora pesa, specie se sommato ai difficili momenti storici degli ultimi anni. Bisogna ammetterlo: sin dalla ripartenza non c’è proprio la corsa a sostenere la nostra squadra”.
Poi, aggiunge sugli screzi tra società e tifosi: “Dopo quel che è successo solo pochi anni fa l’attenzione massima al bilancio è un pro, non un contro. Il Piemonte non è la Lombardia o la Toscana, in cui in 20-30 chilometri ci sono società che figurano in qualunque categoria; il Piemonte esprime Juve e Torino, sì, ma il resto delle società risulta in vera difficoltà”.
Boselli: “Cuneo ha la forza per rilanciare, davvero, la squadra”
La questione è stata affrontata anche dal consigliere comunale Giancarlo Boselli (Indipendenti), che nel weekend passato è tornato a offrire l’aiuto di parte della minoranza all’assessore e all’amministrazione comunale, nel programmare il futuro dell’impiantistica sportiva della città.
“E’ lecito che un capoluogo di provincia si aspetti di avere almeno una squadra in una categoria più importante e consona alla sua storia sportiva? Si lo è. Le vicende del suo decadimento hanno delle strette attinenze anche con l’incapacità del territorio di ottenere quanto gli spetta, con una visione generale che manca di ambizione e voglia di affermarsi con forza”.
“Cuneo ha forze economiche e imprenditoriali disposte a investire nel rilancio della squadra? Sì a nostro avviso le ha. Ma ci si deve credere. L’amministrazione deve investire subito nello stadio ‘f.lli Paschiero, perché è un pezzo importante di città che va conservato e rigenerato ma anche perché sarebbe un segnale forte, immediato e concreto che il calcio cuneese merita” ha concluso Boselli.