Trento fa il bis, ma stavolta è una vittoria molto più importante quella ottenuta dalle trentine su Cuneo. All'andata finì 3-2 al termine du una partita tirata e ad inizio campionato, stavolta invece le ospiti, che nel frattempo hanno ingaggiato Davide Mazzanti ad allenare, hanno passeggiato in casa delle piemontesi che si sono arrese 1-3 con parziali di 20-25/18-25/25-15/19-25.
Una pietra tombale sulla permanenza della Honda Olivero S.Bernardo nella massima serie? Presto per dirlo, certo è che non essere riusciti a portare a casa neppure un punto in tre scontri diretti è un segnale inequivocabile di quanto questa squadra abbia imboccato una chiara strada verso un percorso d'involuzione.
Diciamocelo chiaro: Cuneo gioca male, molto male ed i motivi sono tanti. Intanto non si può pensare di vincere senza una mano pesante e in questo momento Cuneo non ce l'ha: Enweonwu non regge l'intera partita, cambi dietro non se ne vedono ed il nuovo acquisto, la cinese Zhuang non si sa quando arriverà. Già questo è un rebus inspiegabile.
Poi vi è l'aspetto tecnico di chi va in campo, che non solo sembra si sia attestato su una linea piatta, ma addirittura verso la discesa. Certo, conta molto l'aspetto psicologico, ma non può essere una giustificazione a tutto. È vero che se perdi di continuo anche le cose che normalmente sai far bene non ti riescono più, ma qui sembra esserci qualcosa di diverso.
Eppure Massimo Bellano, che stavolta si è presentato all'appuntamento con i giornalisti assicura: "Nessuno ha tirato i remi in barca e tutti andiamo verso un'unica direzione". Difendendo la bontà del lavoro fatto durante gli allenamenti: "Lì tutto funziona bene, ma poi ci manca lo scatto della domenica che vanifica il lavoro svolto".
Perché succede tutto ciò? Anche su questo il coach ha una spiegazione: "Sotto stress vengono fuori i limiti tecnici". Si sente colpevole? "Come tutti ho le mie colpe. Tutti i giorni cerchiamo di ragionare e correggere gli errori e soffriamo molto di quanto sta succedendo. Nessuno fa le cose a cuor leggero".
La situazione, comunque la si veda è davvero complicatissima. Per raggiungere la salvezza ora la sua squadra dovrà davvero fare gli straordinari.
IL MATCH
Il primo break dell'incontro è per Cuneo, 6-4 su attacco di Kubik, che incrementa il vantaggio sul 9-6 con un primo tempo di Hall. Trento rimonta: prima recupera un break con Angelina, poi pareggia i conti a 10 sul mani e fuori di Scholten e quindi si porta in vantaggio di due punti (10-12) approfittando di due errori in attacco delle piemontesi (Kubik e Enweonwu). Le Gatte ritrovano il pareggio (13-13) con Kubik, ma gli attacchi vincenti di Michieletto e Scholten le ricaccino indietro 15-18. In campo cuneese manca totalmente la comunicazione, cadono palle facilmente recuperabili come il pallonetto di Michieletto (15-19) che poi trova l'ace del +5 (15-20). Bellano, che ha esaurito i time out a diposizione, cambia Stigrot con Tanase, le sue ragazze recuperano due break con Hall e Kubik ed arriva il time out di Mazzanti. Sul 19-23 avversario cambia la diagonale palleggiatore-opposto di Cuneo, con Scola che rileva Signorile e Haak al posto di Enweonwu, ma il primo set va a Trento (20-25) sull'attacco finale di una super Michieletto, 85% in attacco nel set.
Trento parte bene anche nel secondo parziale: l'ace di Guiducci sul 3-5 induce Bellano a richiamare subito in panchina Stigrot inserendo Kubik, ma sono ancora le ospiti ad andare a punto prima su attacco di Scholten e subito dopo a muro con Olivotto che ferma Kubik: sul 3-7 c'è il time out di Bellano. L'americana si riscatta e con una pipe trova il punto del -2 (5-7) e Enweonwu dalla seconda linea riduce lo svantaggio a -1 (7-8). Il punto del pareggio è opera di Haak (9-9), poi l'opposta di Cuneo porta le Gatte avanti per la prima volta nel set sul 10-9, ma è un flash: Marconato a muro, Michieletto con una battuta punto e subito dopo un altro block, stavolta di Scherbhan, riportano le trentine avanti 12-15. Arriva l'ultima interruzione del gioco da parte di Bellano, ma è ancora l'Itas ad incrementare il vantaggio (13-18) con Scherban e Olivotto. Il coach biancorosso cambia Signorile con Scola, intanto Enweonwu sbaglia anche l'attacco del 13-19, poi Michieletto affonda il colpo del 15-22. Il punto del 2-0 per l'Itas (18-25) arriva dalla solita Michieletto.
Nel terzo set Bellano parte con Tanase nel sestetto, Cuneo va sul 2-0 con l'attacco di Hall, ma Trento pareggia immediatamente a muro con Marconato. Gatte nuovamente sul +2 (4-2) con il diagonale di Haak, poi allungo biancorosso: 5-2 sull'ace di Hal, 7-3 con un'altra battuta vincente di Signorile, 8-3 su attacco di Molinaro ed addirittura 9-3 con un altro muro di Haak. Mazzanti prova a cambiare: dentro Guiducci per Dehoog, poi Acosta per Cherban ma il set sembra ormai saldamente nelle mani delle piemontesi che scappano 12-4 su attacco di Molinaro. Il turno al servizio di Dehoog spariglia un po' le carte in tavola nel campo piemontese, le ospiti che recuperano due break (13-7) ma sono troppo lontane: un attacco vincente di Enweonwu e la palla fuori di Dehoog fissano il punteggio sul 10-19, con Cuneo avviata ad accorciare le distanze nel computo dei set. Il set si chiude 25-15 sul punto di Tanase.
Quarto, decisivo, set con Trento che va sull'1-3 con il muro di Marconato, poi pareggio a 4 di Cuneo su errore in attacco di Scholten e nuovo doppio vantaggio trentino (4-6) con la palla out di Tanase. L'Itas va sul +3 con Marconato (4-7), Bellano ferma il gioco, ma arriva un altro block su Tanase (Marconato) per il doppiaggio sul 4-8, mentre Michieletto mette a terra il 4-9. Nella file piemontesi entra Kubik per una spenta Tanase, Signorile a muro riduce lo svantaggio di un break (7-10) ma poi deve lasciare il campo insieme con Enweonwu per il cambio con Scola e Stigrot. Cuneo riparte: Haak mette giù il punto del -2 e sul 9-11, Kubik con un ace firma il punto del 10-11, ma poi c'è il muro a uno di Olivotto punti di Michieletto intervallati da un errore di Kubik per il 13-19. La partita ormai è in discesa per le ospiti che arrivano sul match ball (18-24) con l'errore di Hall, poi il sigillo lo mette un'invasione delle Gatte.